La Tonca delle polemiche: Gardin nella bufera, «è di parte», per l’imputazione delle opposizioni e la «assoluzione» di Macinati sui tamponi falsi
Duro attacco del PD: «Di solito i giullari si prendono gioco dei potenti. Gardin non si permette nemmeno questo, preferendo prendersela con l’opposizione. Non si sa mai nella vita …»
TRENTO. Tempesta nell’acqua, per la «Tonca» delle Vigiliane di quest’anno. Non sono piaciuti infatti alcuni passaggi del «direttore artistico» Lucio Gardin e men che meno della «giudice» Erica Zambelli. Che se la sono presa con i consiglieri provinciali della minoranza «per aver cercato di impedire in tutti i modi il concerto di Vasco», e poi sono scivolati in una clamorosa «quasi-assoluzione» dell’infermiere Macinati, al centro dello scandalo dei tamponi falsi. E il PD va all’attacco del comico.
Il fatto è che i nomi erano stati annunciati venerdì nel Tribunale di Penitenza, e solo ieri sera, con la tanto attesa tonca nel fiume Adige, sono arrivate le conferme; ma quella di quest'anno è stata una ricorrenza prettamente "politica", con i Giannizzeri che al ponte di San Lorenzo hanno avuto il loro bel daffare agli ordini della neo-nominata giudice Erica Zambelli. E non sono mancate le sorprese nemmeno durante l'evento più atteso di questo week end: qualcuno infatti si è clamorosamente salvato in "zona Cesarini" quando ormai il verdetto sembrava fatto. Si sapeva che il tema caldo era il NOT, tanto che Gardin aveva annunciato una canzone di Vasco intitolata «C’è chi dice NOT». Ma invece di prendersela con la giunta Fugatti, Gardin ha voluto essere «politically correct» ed ha tirato dentro – per essere immersi simbolicamente nelle acque dell'Adige – tutti gli ex presidenti della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, Alberto Pacher, Ugo Rossi e Maurizio Fugatti.
La motivazione, come spiegato anche nei giorni scorsi, è stata quella di non essere riusciti a venire a capo della progettualità e della costruzione del NOT (il Nuovo Ospedale di Trento), che ormai da più di vent'anni aspetta di essere realizzato. «Certo, in difesa degli imputati bisogna dire che per far le robe per bene ci vuole tempo - ha aggiunto la giudice Zambelli».
Poi la perla: menzione d'onore per l'attuale presidente Fugatti, al quale il Tribunale ha riservato una toncata più lieve perché, è stato spiegato, «in due anni è stato l'unico che ha fatto qualcosa, rispetto alla bonifica dell'area di San Vincenzo».
Non sono riusciti a salvarsi dalle acque dell'Adige neanche i consiglieri Alessio Manica (Partito Democratico) e Filippo Degasperi (Onda), che secondo il Tribunale le hanno provate davvero tutte per impedire il concerto di Vasco Rossi, sottolineando più volte i disagi che l'evento avrebbe comportato. «Indubbiamente il concerto ha portato dei disagi... ma vivaddio! Che bei disagi! - ha spiegato la giudice -. Dopo due anni di pandemia, di restrizioni e divieti, di zombie con la mascherina indossata anche quando si era in macchina da soli, vedere la città viva è stata una boccata d'ossigeno! Il 20 maggio 2022 è stata una data storica».
Ovviamente Degasperi e Manica non l’hanno presa bene e – pur con il sorriso – non le mandano a dire: «Da sempre la satira attacca il potente. Gardin ha invece deciso di attaccare le minoranze». Degasperi se la cava con una battuta, e pubblica una sua foto con la bici da corsa: «Gardin è un leghista, so che in bici non mi prende, loro vanno solo con la bici elettrica» replica alludendo alle immagini di Fugatti che scala il Compet con la batteria.
Poi la parte che ha fatto discutere di più: quella riservata all’infermiere Gabrielle Macinati, finito nell'occhio del ciclone per i tamponi anti-Covid falsi che hanno scatenato grandissime polemiche. Niente tonca per lui anche perché, ha aggiunto simpaticamente Zambelli,«sta storia dei tamponi ci è un po' sfuggita di mano. Cosa volete che sia un tampone falso? Ti dicono che hai il raffreddore e invece non lo hai. Pensa se invece vendeva test di gravidanza falsi... Cosa volete che vi dica, d'accordo che erano falsi, ma almeno erano veloci».
Ovviamente vale la pensa ricordare che Gabrielle Macinati è un uomo della Lega, ed è stato candidato sindaco del Carroccio per Civezzano. Lo ricorda il PD del Trentino con un duro attacco: «La tradizionale Tonca, targata Lucio Gardin, quest’anno ha deciso di condannare Alessio Manica e Filippo Degasperi perché secondo il Tribunale “le hanno provate davvero tutte per impedire il concerto di Vasco Rossi” e ha invece graziato l'infermiere Gabriele Macinati, quello dei tamponi falsi, perché “sta storia dei tamponi ci è un po' sfuggita di mano. Cosa volete che sia un tampone falso”. Colpevole chi chiedeva il rispetto della sicurezza delle persone.
Graziato chi, durante una pandemia globale, ci ha giocato con la salute delle persone, infrangendo la legge.
Di solito i giullari si prendono gioco dei potenti. Gardin non si permette nemmeno questo, preferendo prendersela con l’opposizione. Non si sa mai nella vita …»
E poi gli ex sindaci di Trento, Dellai, Pacher, Andreatta e Ianeselli, imputati per non aver combattuto il degrado a Trento e prosciolti «non per non avere commesso il reato ma perché, a parte Ianeselli, voleva dire toncare sempre i soliti», ha concluso la giudice.