Raid vandalico in piazza Duomo: la fontana del Nettuno come una discarica, fioriere gettate a terra, transenne spostate
Il sindaco Ianeselli: "Quella scena è un colpo al cuore. È stata una persona con problemi psichiatrici. Avevo già contattato l’Apss per richiedere un trattamento sanitario obbligatorio, ma non si è ritenuto di agire e questi sono i risultati". La persona responsabile della devastazione sarebbe dunque già nota alle forze dell'ordine: ha deturpato anche l'esterno della cattedrale e ha ricoperto la fontana con transenne
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TRENTO. Fioriere gettate a terra, transenne spostate, terra sparsa in giro, la fontana del Nettuno come una discarica.
Piazza Duomo questa mattina all'alba sembrava un campo di battaglia.
Nottetempo qualcuno si è scatenato in un vero e proprio raid devastante: la fontana di Nettuno riempita di immondizie, forse provenienti dai cestini per rifiuti dell'area, svuotati nell'acqua.
Poi, il monumento, simbolo della piazza e da poco restaurato, è stato coperto con transenne che erano rimaste accatastate là vicino dopo le feste Vigiliane. Ora sarà da verificare se gettandole sulla fontana siano stati fatti dei danni.
Un paio di transenne erano invece appoggiate a un portone della cattedrale e davanti c'erano vasi di fiori gettati a terra.
Una scena davvero raggelante, come si vede dalle foto e dal video.
Subito questa mattina presto sono intervenute le forze dell'ordine insieme con gli operai comunali, per resituire piazza Duomo al suo splendore.
Il sindaco Ianeselli, in tarda mattinata, ha commentato e spiegato l'episodio con un post su Fb: "Il raid che ieri notte ha colpito piazza Duomo non è opera dei vandali né di spacciatori o criminali e neppure di qualche ubriaco. A ribaltare fioriere, spostare transenne e spargere rifiuti in ogni dove è stata una persona nota alle forze dell’ordine e soprattutto al centro di salute mentale. Si tratta insomma di un soggetto fragile, che ha seri problemi psichiatrici.
La presenza in città di questa persona, che chiaramente non è in sé e ha bisogno di cure, ci è stata segnalata lo scorso weekend. Ci siamo attivati subito, io stesso ho parlato a lungo con questa persona malata e ho contattato i vertici dell’Azienda sanitaria per richiedere un trattamento sanitario obbligatorio che può essere disposto dal sindaco solo se due medici ne ravvisano la necessità. Purtroppo non si è ritenuto di intervenire per ragioni che non comprendo e questi sono i risultati.
Questo episodio ci riempie di amarezza non solo perché vedere piazza Duomo devastata è un colpo al cuore per chiunque ami la città.
Dispiace anche constatare che c’è chi specula, forse a fini elettorali, sulle disgrazie degli altri, distribuendo colpe e responsabilità a casaccio", aggiunge il sindaco riferendosi all'esponente di FdI Daniele Demattè che stamattina presto ha postato un video della piazza devastata, chiamando in causa il primo cittadino.
"Personalmente - conclude Ianeselli - credo siano altre le riflessioni da fare. Quel che è accaduto ci interroga sull’adeguatezza e la reale accessibilità dei servizi dedicati a chi soffre di problemi mentali. Perché è chiaro che la persona che ha infierito su piazza Duomo ieri notte non doveva essere in giro, ma in una struttura protetta, al sicuro dalla propria furia e dalla propria malattia".