Clima / Disastro

Un caldo mai visto: il Ministero della Salute lancia l'allarme rosso, Trento mai così siccitosa e nei prossimi tre giorni si va verso i 40 gradi

L’ondata di calore africano porta a livelli inediti per la nostra provincia. Poletti: «anche confrontando le siccità del passato, non si era mai visto un periodo così prolungato senza acqua. E’ una vera Vaia climatica»

TRENTO. Oggi e domani 5 città italiane saranno contraddistinte dal «bollino rosso», a rischio elevato ondate di calore: sono Bolzano, Brescia, Firenze, Latina, Perugia. Mercoledì saranno nove, a quelle precedenti si aggiungono Bologna, Genova, Rieti e Roma.

E' il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute su 27 città. Col progredire del caldo aumenteranno nei prossimi giorni anche le città contrassegnate dal bollino arancione.

Oggi sono 5, domani saranno nove, mercoledì sette quando però 5 città passeranno in rosso. Invece Bari, Napoli e Reggio Calabria resteranno col bollino verde fino a mercoledì.

Trento mai così siccitosa. E’ l’analisi della precipitazioni elaborata sui dati Meteotrentinbo dal nostro collaboratore, ed appassionato meteorologo, Giacomo Poletti. Che in questi giorni ha inaugurato una sua nuova pagina Facebook dedicata solo al meteo.

«Previsioni sconfortanti: non si vede la fine di questa fase arida, che diventerà rovente per noi da giovedì 21 in avanti fino almeno a mercoledì 27.

Possibilità di piogge? Mercoledì sera qualche temporale sparso ma perlopiù in Alto Adige, poi non si vede nulla, solo sereno e afa. Non resta che confidare in qualche temporale di calore che potrebbe sempre scaturire da giovedì in avanti viste le temperature estreme. Nei prossimi 9 giorni: siamo sempre sotto l'anticiclone africano!

Confermato purtroppo l'alto rischio di siglare record di temperatura. Trento Roncafort ha un record - dati grezzi - di 39.8° (11 agosto 2003), Trento Laste di 40.4° (6 luglio 1952).

La siccità attuale è un inedito climatico almeno per il sud/est della Provincia per l'associazione con le altissime temperature. Casi di siccità passate (1976, 2003) non avevano visto periodi secchi così lunghi nei mesi caldi. Stiamo vivendo una specie di "Vaia" delle siccità viste le prospettive attuali», conclude Poletti. Con il 57% in meno di precipitazioni sulla serie storica.

 

Mauro Cagol, altro appassionato di meteo di Trento, conferma l'analisi: devo confermare l’insistente influenza sulla nostra Provincia (oltre che su buona parte d’Europa) dell’anticiclone di matrice africana, che ci abbandonerà (forse) all’inizio della prossima settimana (quella che inizia con lunedì 25 luglio). Avremo oltretutto un’intensificazione del caldo (sembra impossibile, ma sarà così) e, come già scritto giorni addietro, non escludo che a Trento e Rovereto (ma anche in altre località) possano essere toccati e/o superati i 40° (all’ombra).

Stamattina (lunedì 18 luglio) le minime sono equatoriali (25° nella mia stazione a norma sita al Collegio Arcivescovile in via Endrici, quindi in centro città). Ovviamente continuerà la fase siccitosa (salvo locali, estemporanei temporali di calore) ed anche in quota toccheremo per più giorni valori “fuori scala”.

 

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