Altri 18 milioni per il grande depuratore dei Murazzi (alla fine, in tutto, costerà 113 milioni)
Le fogne di Trento e tutta la val d’Adige finiranno lì, comprese Romagnano, Mattarello, Aldeno, Garniga, Calliano e Besenello: un «bacino di utenza» di 150 mila persone, l’ultimo finanziamento per l’avvio definitivo
TRENTO. Cassa del Trentino S.p.A. - società interamente controllata dalla Provincia autonoma di Trento - ha perfezionato un contratto di finanziamento con Banco BPM S.p.A. per 18,5 milioni di euro; le risorse saranno interamente destinate a finanziare la conclusione dei lavori del Depuratore Trento Tre. È stato riscontrato un forte interesse del mercato al confronto concorrenziale lanciato da Cassa: il finanziamento sarà rimborsato in 20 anni ad un tasso fisso del 3,07%. Tale operazione consente di assicurare la quota finale del fabbisogno finanziario per la realizzazione e messa in esercizio del Depuratore, situato in località Acquaviva tra i Comuni di Trento e Besenello. La conclusione dell’opera è prevista entro la fine del 2022.
Per l’ingente fabbisogno finanziario connesso alla realizzazione dell’opera (circa 113 milioni di euro), oltre a una ridotta quota di risorse in conto capitale della Provincia, ha provveduto Cassa del Trentino - in ragione dello stato di avanzamento dell’opera - mediante l’attivazione - nel limite massimo ammissibile (circa il 50%) - di risorse della Banca Europea per gli investimenti; per la quota residua Cassa ha perfezionato due contratti con le banche selezionate mediante appositi confronti concorrenziali aggiudicati nel 2021 a Volksbank / Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. e ora a Banco BPM. Tutte le operazioni di indebitamento sono regolate a tasso fisso.
L’interesse delle banche all’operazione, oltre che in considerazione dell’elevato merito di credito di Provincia e Cassa, è stato favorito dalla tipologia di investimento “green”. Il Depurazione Trento Tre tratterà le acque reflue provenienti dalla parte meridionale della città di Trento (con la conseguente chiusura dell’impianto di depurazione di Trento Sud), nonché le comunità limitrofe di Romagnano, Mattarello, Aldeno, Garniga, Calliano e Besenello. A regime, l’impianto sarà in grado di trattare fino a 6.000 mc/ora di fognatura nera; la linea di trattamento del fango di risulta è progettata per il recupero del biogas, con il quale sarà possibile produrre energia elettrica, coprendo fino a circa il 30% del fabbisogno dell’impianto.
Per l’individuazione dell’operatore interessato alla concessione del finanziamento, Cassa del Trentino ha attivato la procedura del confronto concorrenziale che consente di ridurre al minimo l’esborso di risorse pubbliche, oltre che di operare con la massima trasparenza; a seguito della pubblicazione dell’Avviso (4 maggio), alla scadenza dei termini è stato riscontrato l’interesse di 4 operatori finanziari, poi invitati a presentare offerta vincolante entro lo scorso 15 luglio. Al fine di promuovere la massima concorrenza e, dunque, ottenere le migliori condizioni finanziarie, nell’avviso e nella lettera di invito ad offrire è stato precisato che il confronto concorrenziale sarebbe stato aggiudicato in base al criterio del prezzo più basso offerto dalle banche, a condizione che tale tasso fosse inferiore a quello quotato da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.. Nella seduta pubblica del 15 luglio si è individuato in Banco BPM il miglior offerente.
“Siamo particolarmente soddisfatti di questa notizia - sottolinea il vicepresidente e assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina – che permetterà di completare entro fine anno una delle opere strategiche per Trento e in generale per tutto il Trentino, molto attesa dalla comunità. L’impianto di Depurazione Trento Tre è uno dei più importanti cantieri aperti sul territorio provinciale. L’opera coprirà un bacino di circa 150.000 abitanti e tratterà le acque reflue provenienti dalla parte meridionale della città Trento, nonché le comunità limitrofe di Romagnano, Mattarello, Aldeno, Garniga, Calliano e Besenello”.
Particolare soddisfazione esprime il Presidente di Cassa del Trentino, Marco Radice, per il perfezionamento dell’operazione che – pur in un contesto di mercato particolarmente difficile e teso, caratterizzato dalla forte incertezza politica che ha visto una decisa impennata dei rendimenti Btp – ha consentito alla Società di garantire supporto alla realizzazione di investimenti strategici sul territorio trentino a condizioni molto competitive. Francesco Minotti - Responsabile Istituzionali, Enti e Terzo Settore di Banco BPM - ha espresso altrettanta soddisfazione ricordando l’attenzione della banca ai finanziamenti di infrastrutture che siano al servizio delle Comunità ed in particolare a quei finanziamenti che contribuiscono a salvaguardare l’ambiente da sempre al centro della strategia di Banco BPM.