Sgarbi in aeroporto sulla sedia a rotelle: si pubblica su Instagram e parte la marea dei commenti, da «capra» a «colpa dei comunisti»
Il presidente del Mart nella bufera, già la settimana scorsa era alla ribalta per la multa presa in Svizzera: aveva superato una colonna in autostrada usando il lampeggiante blu sulla macchina
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OLBIA. Era atteso in Trentino per una conferenza, ma Vittorio Sgarbi, presidente del Mart (oltre che parlamentare, sindaco di Sutri, e molte altre cariche compresa la presidenza del Mag di Riva) ha dovuto dare forfait. Cosa è successo? Lui non lo dice, ma pubblica sul suo profilo Instagram una fotografia scattata all’aeroporto sardo: su una sedia a rotelle. E scrive: «Voi sapete di chi è la colpa»
Il «post» scatena però una montagna di commenti: in centinaia gli augurano buona guarigione, in tanti ipotizzano il colpevole (da Mughini ai «comunisti» a Draghi e Di Maio), altrettanti lo insultano, arrivando a ironizzare sul «metodo per saltare la fila». Di certo, il post non è passato inosservato, e per Sgarbi, personaggio mediatico, è tutto fieno in cascina.
Resta il mistero di cosa sia successo al noto critico e politico. Alla fine, pare di capire, una caduta con forte contusione all’osso sacro. Ma è una versione non confermata.
Il post di Sgarbi risolleva anche l’altro caso di una settimana fa, quando l’onorevole era stato multato in Svizzera per aver viaggiato su un’auto con lampeggiante blu, senza averne diritto.
Una multa della Polizia Cantonale del Ticino (500 euro) che Sgarbi non ha gradito. Ed ha reagito a insulti.
Le autorità locali avevano sanzionato il professore contestandogli di aver superato una colonna di auto ferme in autostrada, con le luci di emergenza accese. Accuse che il deputato aveva però respinto con forza e con toni accesi, accusando la polizia elvetica di essere "arrogante, prepotente e bugiarda".
La replica dal Canton Ticino non ha fatto altro che infiammare l'alterco.
"La legge è legge. I lampeggianti blu sono riservati ai mezzi di pronto intervento, al servizio della comunità", ha puntualizzato Norman Gobbi, consigliere di Stato del Canton Ticino eletto nella lista della Lega.
Sui social, il consigliere ha anche difeso l'operato dei gendarmi e, rivolgendosi idealmente a Sgarbi, ha affermato: "Le regole sono regole per tutti. Questa è la Svizzera, signor Sgarbi, dove i deputati non hanno auto blu e men che meno dotate di lampeggianti prioritari, privilegio concesso solo agli enti di pronto intervento che sono loro, e non Ella, al servizio della comunità tutta".
Parole che hanno mandato il noto critico d'arte su tutte le furie. Tanto da pubblicare una foto di Gobbi insieme a una mucca, "Questo pittoresco personaggio è tale Norman Gobbi, consigliere di Stato in Svizzera. Nel suo Paese è stato accusato di razzismo e di coprire le simpatie per il nazismo di un appartenente alla polizia cantonale", ha scritto il deputato a commento della foto.
Poi, andando all'attacco, Sgarbi ha aggiunto: "Un tipo così, con una faccia così, e con le ambiguità che lo contraddistinguono diciamo che è l'ultima persona della Svizzera a poter fare o dare lezioni di moralità, rispetto delle regole e condotte civiche. Io non ho mai avuto un'auto blu. Ho sempre viaggiato con auto e autisti miei, pagati da me. Lo dico a Gobbi. E al povero bovino che gli sta accanto".
Sempre sui social, a commento del post pubblicato da Gobbi, il critico d'arte aveva argomentato: "Anche in Italia i deputati non hanno auto blu e 'lampeggianti prioritari', ma alcuni magistrati o sindaci o altri rappresentanti, minacciati dalla mafia, hanno una tutela stabilita dal Ministero dell'Interno e conseguenti dispositivi di sicurezza, che non dipendono dalla loro volontà".
Ovviamente, c’è chi trova una spiegazione logica: «Ci sono le elezioni, Sgarbi si candida ad essere Ministro della Cultura nel nuovo governo di centro-destra. Ognuno fa la campagna elettorale che vuole».
Sgarbi in sedia a rotelle e alcuni commenti su Instagram