Zootecnia / La crisi

Costi di produzione sempre più alti, allevatori della Val di Non in ansia: “Non abbandonateci”

Si sono ritrovati a Romeno oggi, sabato 27 agosto, per fare il punto sulla situazione: il futuro è pieno di incognite

ROMENO. Quella degli allevatori rappresenta una categoria importante per il Trentino, sotto il profilo economico ma anche culturale, ambientale e gastronomico. Tuttavia, è anche una categoria che sta attraversando un momento difficile: terminata da poco la pandemia, è ora alle prese con una crescita generale dei costi di produzione, determinata dall'aumento delle materie prime, dell'energia e da quant'altro attiene alla difficile congiuntura internazionale.

Per questo anche i vertici della Provincia - con il presidente ed il vicepresidente - hanno voluto essere presenti, oggi, alla festa dell'Unione allevatori della val di Non, tenutasi a Romeno, dopo due anni di stop causati dal Covid-19. Nel corso della manifestazione si è tenuta la Mostra delle bovine iscritte al libro genealogico delle razze Bruna e Frisona, dedicata in particolare alle vacche da latte, con relativa premiazione finale, e la gara di conduzione riservata ai giovani allevatori.

La Provincia ha inserito recentemente nell'assestamento di bilancio nuove misure di sostegno alla categoria. Ma, come è stato ribadito dai suoi rappresentanti, assieme agli aiuti economici è importante rappresentare la vicinanza dell'intero Trentino, ad una realtà che svolge molteplici funzioni: garantisce la salubrità dei prodotti che consumiamo nelle nostre tavole, il latte, i formaggi, le carni, contribuisce alla cura e alla conservazione del territorio, dando quindi un apporto anche al settore turistico, anche alle alte quote, e al tempo stesso rappresenta un importante presidio identitario.
 

Il presidente della Federazione provinciale allevatori ha portato a sua volta i saluti a quella che è la prima mostra zonale che si tiene sul territorio provinciale, dedicata in particolare alle vacche da latte, in una zona dove la produzione lattiero-casearia è molto importante.

”Quello di oggi - ha sottolineato il presidente - rappresenta anche un momento di confronto importante fra gli allevatori, in una situazione di oggettiva difficoltà, che come sappiamo colpisce tutti i settori economici del Trentino ma che ha poi conseguenze peculiari in ciascun ambito”.

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