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Il test d'ingresso a Medicina a Trento: quasi 600 per 60 posti. Il rettore Deflorian: cancellare il numero programmato sarebbe un errore

La maggioranza dei candidati è rappresentata da donne. In Italia nel complesso sono 65 mila gli aspiranti dottori per 15.876 posti disponibili. Oggi l'Unione degli studenti (Udu) ha rilanciato le iniziative per chiedere un progressivo superamento del numero chiuso

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TRENTO. Giornata di test oggi al Trento Fiere in via Briamasco: dalle 10 del mattino poco meno di seicento candidati (594 gli iscritti) sostengono la prova di ammissione per i corsi di laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria.

Sul totale ben 378, ovvero il 64%, sono donne. I dati definitivi e ufficiali saranno disponibili solo oggi, perché ovviamente non tutti gli ammessi si presenteranno. Il totale degli ammessi è in linea con il 2021 e 2020, i primi due anni della Facoltà.

Tendenza in aumento, invece, per quanto riguarda gli iscritti non trentini, che hanno comunque indicato come prima preferenza l'Università di Trento.

Restano sempre 60 - come negli anni scorsi - i posti a disposizione: se a livello nazionale c'è stato complessivamente un leggero aumento (circa 700 unità in più), almeno per ora nella nostra provincia i posti restano fissi. Con un rapido conteggio, quindi, circa 1 studente su 10 tra quelli che prenderanno parte al test potrà poi festeggiare l'ammissione.

Il test d'ingresso a Medicina a Trento, quasi 600 per 60 posti. Il rettore Deflorian: ma cancellare il numero programmato sarebbe un errore

Parla il numero uno dell'Università, nel giorno in cui in tutta Italia sono 65 mila i candidati che affrontano la prova, mentre l'Unione studenti chiede la progressiva abolizione del numero chiuso. Il rettore Flavio Deflorian pensa piuttosto all'aumento dei posti disponibili

A livello nazionale e complessivo le probabilità sono leggermente maggiori, con 14 mila posti per oltre 65 mila iscritti: 1 su 4, quindi, potrà essere ammesso. In italia, nonostante i ben noti problemi di carenza di personale, anche quest'anno circa 50 mila ragazzi saranno costretti a rimandare o a rinunciare al sogno di indossare un camice bianco.

E in Trentino i "delusi" saranno circa 500. Massimo Tortorella, presidente Consulcesi ieri è tornato a parlare del numero chiuso e soprattutto delle modalità di selezione: «Da sempre chiediamo una selezione più meritocratica, trasparente e giusta. Purtroppo, così non è, come confermato dalle irregolarità, e anche dai pasticci organizzativi, che ogni anno portano a migliaia di ricorsi».

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