Trento / La protesta

Animalisti in piazza a Trento per chiedere una diversa gestione degli orsi

L'appuntamento alle 9.30 di oggi, 11 settembre, con il sit-in promossa da un cartello di associazioni che hanno rilanciato la mobilitazione dopo la morte di un'orsa, in val di Ledro, avvenuta durante un tentativo di cattura da parte dei tecnici provinciali. "Diciamo no a una politica che porterebbe alla scomparsa degli orsi dal territorio", spiegano gli organizzatori

IL FATTO L'animale morto si trovava nella trappola tubo
ANIMALISTI "Crediamo non sia stato un incidente"
IL CASO Fugatti dopo le minacce di morte: "Mi sento sereno"

LA PROTESTA Corteo contro le politiche della Provincia

TRENTO. Animalisti di nuovo in piazza a Trento per chiedere alla Provincia di modificare le politiche di gestione degli orsi.

Al momento - le 9.45 di domenica mattina - all'appuntamento, in programma dalle 9.30 alle 12.30, sono presenti alcuni attivisti di realtà animaliste, nell'area di piazza Dante, nei pressi dei palazzi dell'ente locale. Gli interventi vengono trasmessi in diretta social.

La prima a prendere la parola è stata la coordinatrice dell'Oipa per il Trentino, Ornella Dorigatti, che ricordato criticamente la vicenda del'orsa morta durante il tentativo di cattura in val di Concei.

Ha rilanciato le denunce dell'approccio scelto dalla Provincia e ha nuovamente indicato la possibilità di attuare una gestione diversa, per una convivenza positiva con gli orsi.

Non mancano in piazza poster che usano la chiave satirica per contestare le linee provinciali sulla gestione degli orsi, come quello che raffigura il presidente con alle spalle un gruppo di orsi e orsetti e recita: "Assegnata la scorta a Fugatti".

Nuovo appello degli animalisti alla Provincia dopo la morte di un'orsa durante la cattura: gestione da cambiare

L'intervento di Ornella Dorigatti, delegata dell'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Trento, durante il sit-in di oggi, domenica 11 settembre, in piazza Dante, organizzato doopo la morte di un'altra orsa durante la cattura: si chiede alla Provincia una diversa gestione della presenza di questi animali sul territorio

O il fotomontaggio che rappresentam lo stesso Fugatti e l'assessora Giulia Zanotelli con sembiane ursine.

Il casus della mobilitazione è stata la morta di un altro animale, un'orsa, durante un tentativo di cattura da parte degli operatori del servizio pubblico.

Nel mirino degli attivisti ci sono appunto le politiche provinciali in materia di orsi (e anche dei lupi)Nel mirino degli attivisti ci sono appunto le politiche provinciali in materia di orsi (e anche dei lupi)

L'orsa morta durante la cattura, il sit-in degli animalisti per contestare le politiche provinciali

In piazza Dante, fra poster satirici e slogan sulla protezione degli animali, l'iniziativa di domenica 11 settembre [foto di Paolo Pedrotti]

"Pensavamo - spiegano i promotori - che, dopo la triste vicenda di Daniza, assassinata da un’ errata somministrazione di anestetico, non dovessimo più vedere barbarie simili. Invece, la storia si ripete! L’orsa F43 è morta dopo una cattura in un tubo trappola e somministrazione di anestetico. E questo solo qualche giorno dopo l’investimento di un’altra orsetta, sempre sulle strade del Trentino, in val di Sole. Insomma sembra che il destino per questi orsi sia quello di scomparire dalla faccia del Trentino".

Il sit-in di oggi, 11 settembre, in piazza Dante servirà, scrivono le organizzazioni, "per protestare contro una politica che non programma la convivenza con gli orsi, bensì determina la loro scomparsa tramite uccisioni poco chiare tramite interventi non necessari".

Numerose le realtà organizzate che aderiscono all'iniziativa: Oipa Trento, Limav Italia Odv, Animalaid, Animalisti Ets, Animalpride, Leal, Associazione vegani internazionale, Cadapa, Animaliamo Trento, Attivisti gruppo Randagio, Eremo di Persefone, In ricordo di Laguna, Bovari Svizzeri Trentino Alto Adige, M.e.t.a., Task Force Animalista, Comitato tutela diritti animali, Worl Animal Love.

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

[foto di Paolo Pedrotti]

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