Il boom dei costi nei condomini, l'aumento è già del 25%. Le contromisure: timer e sensori per ridurre i consumi
Intervista con Gilberto Magnani, presidente dell'Anaci l'associazione di Confcommercio chiu riunisce gli amministratori: una grossa opportunità di risparmiare veramente è andata persa con il cattivo funzionamento del superbonus 110% e in particolare con il blocco della cessione dei crediti
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TRENTO. Si accorciano i tempi di accensione delle luci nei giroscale, si mettono sensori nei garage per limitare al minimo gli sprechi, si accorcerà di qualche ora il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento. Sono misure palliative ma doverose quelle che metteranno in atto gli amministratori di condominio per limitare al massimo gli effetti del caro energia.
Ma in attesa di possibili interventi pubblici per dare una mano a proprietari e inquilini a far fronte al caro energia, Gilberto Magnani, presidente dell'Anaci del Trentino, l'associazione degli amministratori di condominio di Confcommercio, segnala come una grossa opportunità di risparmiare veramente sia andata persa con il cattivo funzionamento del superbonus 110% e in particolare con il blocco della cessione dei crediti, che in molti casi ha impedito interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici che sarebbero in questi momento particolarmente utili.
Magnani, è un problema anche per voi amministratori di condominio questa esplosione dei costi delle bollette di luce e gas?
Un problema non da poco perché i preventivi ormai gli abbiamo tutti spallati e arriviamo con saldi del 20-30% in più e adesso dobbiamo fare dei preventivi in base all'anno precedente.
Ci sono, in particolare nei grossi condomini, interventi per cercare di limitare le spese? Magari limitando in prospettiva l'accensione del riscaldamento?
Si. Stiamo cercando nelle assemblee in particolare di diminuire le ore di accensione del riscaldamento. Se poi la misura viene accolta o meno dipende sempre dai condòmini. Noi abbiamo sempre detto: massimo 20 gradi. Ma se poi il condòmino vuole tenere il termostato più alto non lo possiamo impedire. Ora, visti i costi, spero che si adeguino. Ma adesso con questi aumenti sono molto più consapevoli del problema, nonostante il boom delle bollette non sia ancora entrato a regime e riguardi solo gli ultimi mesi.
C'è o si prevede un aumento della morosità, visto che molti avranno difficoltà a pagare le spese?
Fino ad ora no. Ma il prossimo anno sarà ancora peggio e gli inquilini dovranno fare attenzione, soprattutto a come e quanto usano l'acqua calda, che è quella che incide più di tutto.E negli spazi comuni? C'è margine per limare le spese elettriche?Beh sì. Nei giroscale dove si teneva magari il timer di accensione sui 3 minuti si cerca di dimezzare i tempi. In qualche condominio siamo anche riusciti a spezzare l'accensione a settori: si accendono i primi due piani poi se uno sale ancora c'è un altro pulsante per i piani superiori.
Magari anche sensori e lampadine a risparmio energetico?
Si, queste sono cose in realtà già introdotte da tempo. Col superbonuse lampadine a led ormai hanno sostituito quasi dappertutto quelle a incandescenza. Tra l'altro durano di più e fanno più luce. Poi specialmente per i garage abbiamo introdotto i sensori per l'accensione automatica. E anche le caldaie ormai le abbiamo sostituite tutte. I condomìni nuovi hanno tutti l'impianto centralizzato; il termoautonomo è sconsigliato perché iniquo, visto che negli appartamenti centrali uno finisce per sfruttare il calore prodotto dagli appartamenti laterali. Poi il singolo si regola il termostato come vuole, noi possiamo agire solo sugli orari di accensione.
La Provincia ha deciso di stanziare i primi 40 milioni per aiutare le famiglie, giusto?
Si, credo sia giusto anche un intervento per i condomini. Anche perché già ci hanno bloccato molti interventi di efficientamento energetico, con la realizzazione dei cappotti esterni, per l'impossibilità di cedere il credito. Questo per noi amministratori è un macello. Io ho condomìni coi progetti pronti ma che non si possono realizzare perché le banche non sono più disponibili.
Il superbonus ha incentivato gli interventi di risparmio energetico ma ha creato altri problemi.
È stato gestito male. I costi sono schizzati alle stelle, controlli non ne sono stati fatti e molti ci hanno speculato. Un grossissimo errore. Per certi condomìni sarebbero lavori decisivi. Ho visto ad esempio che in tre condomìni uguali, a Marilleva, uno ha deciso di fare i lavori e gli altri no. Quello che li ha fatti l'inverno scorso ha consumato il 30% in meno. E sono soldi. Adesso lo hanno capito anche gli altri ma rischia di essere tardi.