Contro il rischio peste suina l'appello a non abbandonare cibo in giro: potrebbe causare il contagio
Anche in Trentino sono comparsi gli avvisi rivolti a chi frequenta percorsi in natura, dai sentieri alle piste ciclabili, con l'invito in particolare a gettare sempre residui di carne di suino in contenitori adeguatamente chiusi
PROVINCIA Peste suina africana, scatta il Piano di prevenzione: ridurre il numero di cinghiali
TRENTO. Sono comparsi durante l'estate anche lungo le strade forestali, le piste ciclabili e i sentieri in Trentino gli avvisi ai passanti riguardanti la prevenzione del contagio da peste suina.
Uno dei rischi di rapida diffusione della malattia virale che colpisce suini e cinghiali e non è trasmissibile agli essere umani, deriva dall'infezione tramite la catena alimentare.
Dunque le persone vengono invitate a non abbandonare resti di cibo lungo i percorsi che frequentano e che nottetempo possono essere visitati dagli animali.
L'invito è di gettare sempre residui di carne fresca o stagionata di suino in contenitori chiusi, in modo che non possa essere mangiata dai cinghiali che potrebbero potenzialmente contagiarsi.
La malattia, infatti, è ad elevata trasmissibilità.
Un mese e mezzo fa la Provincia, facendo seguito alle direttive europeee e nazionali, ha attivato un Piano ad hoc per prevenire l'ingresso della peste suina africana (Psa) in Trentino.
Tra i principali interventi per la prevenzione, sono stati previsti l'incremento della sorveglianza passiva e un maggior contenimento del numero di cinghiali per ridurne la densità.