Il Tar “cancella” la bocciatura all'atleta dell’Aquila Basket con tre insufficienze
I giudici amministrativi hanno confermato «l'ammissione con riserva» del giovane a frequentare le lezioni della classe quinta del liceo scientifico presso l'Arcivescovile di Trento, ordinando all'istituto di fare il possibile fra corsi di recupero e prove affinché entro metà novembre lo studente possa recuperare le carenze
TRENTO. Arriva pochi giorni dopo l'inizio della scuola l'ordinanza del Tar di Trento che dà la possibilità ad uno studente con tre materie insufficienti di iscriversi alla classe successiva e di non ripetere l'anno. I giudici amministrativi hanno confermato «l'ammissione con riserva» del giovane a frequentare le lezioni della classe quinta del liceo scientifico presso l'Arcivescovile di Trento, ordinando all'istituto di fare il possibile fra corsi di recupero e prove affinché entro metà novembre lo studente possa recuperare le carenze.
«La scuola dovrà dunque organizzare un piano di recupero coerente con l'attività sportiva del giovane» spiega l'avvocata Simona Manca di Lecce, esperta in diritto scolastico, che assiste il ricorrente. Il giovane, infatti, non si dedica solo allo studio: è un atleta dell'Aquila Basket.
«Gli studenti che praticano sport a livello agonistico hanno diritto ad un progetto didattico personalizzato nell'ambito della classe prosegue l'avvocata - Si chiama "Piano studenti atleti" e prevede un'organizzazione personalizzata con verifiche ed eventuali recuperi anche non in presenza, ma utilizzando le tecnologie informatiche».
Allenamenti, campionato, ritiri: la vita di un atleta è scandita da ritmi che mal si combinano con il calendario scolastico. Ma il diritto allo studio vale per tutti e la scuola italiana prevede per gli atleti un piano didattico personalizzato. Il giocatore dell'Aquila Basket con tre insufficienze in matematica, fisica e filosofia non era stato ammesso alla classe quinta. Il consiglio di classe, dunque, gli aveva negato la possibilità di recuperare le materie ad inizio anno scolastico, disponendo che dovesse ripetere la classe quarta.
Immediata la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento, richiesta che è stata accolta dai giudici del Tar. Nel ricorso l'avvocata ha evidenziato che è mancato un percorso formativo personalizzato nel corso dell'anno scolastico passato e che quindi il consiglio di classe avrebbe dovuto sospendere il proprio giudizio e attivare «appositi interventi didattici per il recupero delle carenze rilevate nella materie caratterizzare da insufficienze».
Nell'ordinanza il Tar precisa che l'annullamento del giudizio di non ammissione dello studente alla classe superiore lascia integri i poteri discrezionali del consiglio di classe, che dovrà procedere ad un nuovo scrutinio. I magistrati, in attesa dell'udienza di merito fissata per il prossimo gennaio, hanno sospeso il provvedimento del consiglio di classe: l'atleta può dunque frequentare l'ultimo anno del liceo scientifico.
Nel dispositivo si precisa che l'istituto scolastico dovrà attivare immediatamente un corso di recupero in favore dello studente nelle materie in cui ha avuto le insufficienze, organizzare verifiche per valutare l'apprendimento per poi formulare un giudizio finale entro metà novembre. Il liceo scientifico è stato inoltre condannato al pagamento delle spese della fase cautelare pari a 800 euro.