Concerto di Vasco, lo studio: «Ricaduta di 44 milioni», fra pernottamenti, consumi e «visibilità per il Trentino»
La ricerca commissionata alla Nielsen prende in considerazioni tutrti gli aspetti dell’evento di maggio, e non risparmia però le critiche: troppo care bevande e cibi dentro l’area, andrebbe migliorata la gestione dei parcheggi
IMMAGINI Facce da Vasco Rossi/1
FOTO Facce da Vasco Rossi/2
TRENTO. Secondo uno studio commissionato dalla Provincia, il concertone di Vasco Rossi all’area San Vincenzo
«Vasco Live», ha generato una ricaduta di quasi 44 milioni di euro. E’ stato detto oggi alla presentazione della ricerca Nielsen.
«Un impatto economico totale generato in Trentino dal concerto di Vasco Rossi alla Music Arena pari a 43,6 milioni di euro. Valore calcolato partendo dalla spesa effettuata dagli spettatori nei giorni dell’evento: circa 10,1-10,2 milioni di euro, cioè 82 euro di spesa media per ciascuno dei partecipanti al concerto del 20 maggio e della prova generale (19 maggio)».
Poi il dato si eleva secondo il Moltiplicatore dell’impatto economico (che dice che ogni euro speso ne genera 4,05 nell’economia). «Ma da considerare c’è anche il valore della visibilità mediatica ottenuta dal Trentino e dalla città di Trento durante il concerto: 1,1 milioni di euro, di cui 915 mila sono stati realizzati attraverso i canali mediatici, tv, stampa, online, social e radio, mentre i restanti 198 mila sono frutto della visibilità presso il luogo dell’evento. Visibilità garantita in particolare dai social (per il 51%), seguiti da stampa (27%) e online (16%)».
Questi i dati relativi all’indotto scaturito dal Concerto di Trento, inserito nel tour 2022 di Vasco, partito proprio in Trentino per poi approdare in tutta Italia. A dirlo è l’analisi realizzata da Nielsen e illustrata oggi in Sala Belli alla presenza - tra gli altri - del presidente della Provincia, degli assessori a sport e turismo e ad enti locali, trasporti, mobilità, del commissario del Governo, del questore e dell’amministratore di Trentino Marketing.
Secondo quanto evidenziato nell’indagine, «un terzo dei partecipanti è venuto dalla provincia di Trento, mentre le strutture turistiche trentine - gli alberghi fino a 3 stelle e i b&b - hanno accolto il 50% degli spettatori.
Riguardo agli spettatori non residenti in Trentino, quasi la metà (42%) ha pernottato almeno una notte sul territorio (circa il 50% una notte, il 40% due notti, l’8% tre notti e il 2% quattro o più notti): oltre il 50% ha soggiornato a Trento e dintorni, la restante metà ha soggiornato nei pressi delle località limitrofe come Riva del Garda, Rovereto, Valsugana o l’altopiano della Paganella».
Rispetto alle impressioni positive per il Vasco Live, «coloro che tornerebbero a Trento per altri eventi indicano come motivazione principale l’atmosfera generale, il contesto ambientale e montano, seguiti dalla comodità di raggiungere il territorio e dalla qualità complessiva dell’organizzazione».
L’analisi evidenzia inoltre alcuni aspetti per l’organizzazione sui quali si consiglia di migliorare, ad esempio i prezzi delle bevande e del cibo all’interno della struttura e la gestione dei parcheggi.
Ma ovviamente non ce ne sarà più bisogno, dato che tre giorni fa la Provincia ha annunciato che nell’area siu faranno solo concerti con meno di 40 mila persone, e gran parte dell’area diventerà campi di calcio per l’Ac Trento.