Ambiente / La manifestazione

Inquinamento, salute e clima: anche a Trento torna in piazza l'onda di Fridays for Future

Oggi, venerdì 23 settembre, con ritrovo alle 9 in via Verdi, è in programma un nuovo sciopero globale per chiedere misure concrete contro le emissioni nocive che provocano anche le modificazioni meteo. La mobilitazione nazionale riguarda oltre settanta città italiane

IL MONITO La politica non può ignorare questa emergenza
IN PIAZZA "No alla guerra, sì alla svolta ecologica"

di Matteo Lunelli

TRENTO. Tornano in piazza i giovani (e non solo) di Fridays for Future. Oggi, 23 settembre, con ritrovo alle 9 in via Verdi, è in programma un nuovo sciopero globale per l'ambiente.

E il tema è più attuale che mai: le tragedie degli ultimi mesi legate al clima - quella nelle Marche la più recente, quella in Marmolada la più vicina a noi -, il caro energie e bollette - da qualsiasi punto di vista la si guardi resta legato ai cambiamenti climatici -, le scelte da fare in tempi brevi - ammesso che non sia già troppo tardi -. Senza dimenticare che domenica si vota, perché parlare di ambiente, di clima, di ecologia vuol dire parlare di politica. I giovani trentini sono pronti e già la scorsa settimana alcuni gruppi si sono ritrovati per preparare cartelloni e striscioni.

In piazza per il clima: il ritorno dei ragazzi del Fridays For Future

È ricominciata la scuola e sono tornati gli scioperi per il clima. I ragazzi del Fridays For Future sono tornati in piazza anche a Trento, con una manifestazione in città per riportare in cima all’agenda politica il cambiamento climatico.

«Speriamo in una buona partecipazione - spiega una delle portavoci del movimento, Emma Purgato, studentessa ventiduenne -, dopo il quasi stop degli ultimi due anni, quando gli scioperi globali per il clima avvennero in forme diverse e ridotte. E se negli ultimi anni l'attenzione mediatica e sociale era soprattutto sulla pandemia, con il conseguente calo nei confronti dei temi ambientali, ora speriamo che si torni a parlarne». Una decina di attivisti trentini nei giorni scorsi si è anche recato a Venezia per il "Climate Camp", mentre in queste ore tutta l'attenzione è per l'organizzazione del corteo di venerdì. All'interno delle scuole ci sono stati volantinaggi, ma la "strategia" è stata soprattutto quella del passaparola, a quattrocchi o virtuale tramite messaggi su WhatsApp e sui social. Anche da parte degli insegnanti la risposta è stata buona, con il messaggio ecologista che è stato trasmesso anche nelle classi.

«Il coordinamento è nazionale, ma poi le singole realtà del territorio sono autonome nell'organizzazione. Sono tanti i temi che vogliamo portare all'attenzione di tutti: oltre a quelli diciamo classici, dalle rinnovabili allo stop al fossile, c'è la questione delle Olimpiadi invernali, che riguarda da vicino il Trentino. Noi diciamo no a questa manifestazione: nulla contro lo sport, ci mancherebbe, ma le grandi opere che deturpano le montagne, costano e consumano tantissimo non ci sembrano un'ipotesi in questo momento storico. Basta vedere che fine hanno fatto certe opere dell'Olimpiade di Torino. Poi vorremmo porre l'accento sull'alternanza scuola-lavoro: tre ragazzi sono morti negli ultimi otto mesi».

Come sempre durante la manifestazione di Fridays for Future saranno vietate le bandiere e i simboli politici. In passato alcuni esponenti di partiti via hanno partecipato, legittimamente, ma i giovani ecologisti non vogliono che il loro corteo venga strumentalizzato da uno o dall'altro partito. In vista del voto di domenica non ci sono appelli diretti: «Noi in piazza chiediamo un cambio del sistema indipendentemente da chi governa il Paese. Il nostro è un movimento dal basso, non vogliamo fare propaganda in vista del voto». Di certo domani la città si colorerà di tanti giovani, di cartelloni e di slogan.

Come detto l'appuntamento è alle 9 in via Verdi, davanti alla Facoltà di Sociologia. Poi il via al corteo con il percorso non ancora definito al cento per cento: gli ambientalisti sfileranno nelle vie limitrofe al centro storico (nel 2019 il percorso si sviluppò tra piazza Duomo e piazza Battisti, ipotesi inverosimile quest'anno), con un po' di attenzione al Festival dello Sport, le cui attività occuperanno alcune piazze (Duomo e Dante in particolare).

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