Zannini (Sinistra): "Aumenta il disagio economico in Trentino, la Provincia non agisce ma anche il Comune deve fare di più"
"Serve al più presto una presa di posizione collettiva da quella parte di società trentina accogliente e solidale"
DATI In 15 anni triplicate le persone in povertà assoluta
CARITAS Trentino con alta incidenza di "nuovi poveri"
SINDACATI In Trentino cresce solo il lavoro precario
TRENTO. La crisi, l'inflazione, la stagnazione aggravano rapidamente i dati sulla povertà e con lavvicinarsi dell'inverno sarà più pressante anche l'emergenza abitativa per le persone senza casa.
Jacopo Zannini, dell'Assemblea provinciale di Sinistra italiana, sollecita un intervento forte del Comune di Trento, anhche a fronte dell'atteggiamento della giunta provinciale leghista, che viene definito "di disinteresse" verso queste situazioni di sofferenza.
"Gli avvenimenti - osserva Zannini in una nota - accaduti negli ultimi tre anni, in primis pandemia e guerra, stanno portando nel nostro Paese la tempesta perfetta, per passare da una crisi a una possibile catastrofe sociale.
L’Istat parla di un potenziale aumento del rischio di povertà del 14%. Da anni il Trentino non è più un’isola felice, anche qui oggi le situazioni di emergenza cominciano a pesare troppo sui servizi sociali.
Nel nostro territorio le famiglie che chiedono aiuto perché non trovano un alloggio sono in crescita, particolarmente nell' Alto Garda. Anche le persone che rischiano di finire senza casa e senza lavoro sono in aumento, sia cittadini autoctoni che rifugiati, a Trento si contano già 250 persone che vivono per strada.
Questi fatti pesanti però non sembrano essere nell’agenda dell’amministrazione provinciale leghista, molto impegnata a dare bonus a pioggia, vedi la recente mancetta elettorale agli amministratori, oppure a fare provvedimenti, vedi i 180 euro, che anche se aggiornati alla fine restano insufficienti ed evidenziano la mancanza di un utilizzo adeguato delle risorse, che l’Autonomia mette a disposizione per tutelare i cittadini.
Il disinteresse per il disagio delle famiglie e la negazione della cultura dell' accoglienza, rischiano di derubricare la mancanza di futuro e dignità delle persone al degrado urbano.
In un contesto di disagio sociale mi aspetterei anche un Comune di Trento che io sostengo, fosse più impegnato ad agire e a fare sentire con più forza la propria voce per tutelare chi è in grosse difficoltà. Serve al più presto una presa di posizione collettiva da quella parte di società trentina accogliente e solidale, prima che la gestione cinica e populista dell’amministrazione leghista, cancelli del tutto il senso di solidarietà che ha caratterizzato per decenni il nostro territorio".