Provincia, via libera in giunta alla manovra. Le priorità: bonus figli, caro bollette e opere pubbliche
Approvato il bilancio 2023-2025 che adesso passa all’esame del Consiglio provinciale. Fugatti: «Risposte concrete»
TRENTO. Via libera della giunta provinciale alla manovra di bilancio 2023-2025, che ora passa all’esame del Consiglio provinciale per l’approvazione finale. Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, per sintetizzare i contenuti della manovra, ha citato alcuni dati: quasi 2 miliardi di euro per i cantieri delle opere pubbliche e 370 milioni per il caro bollette e caro materiali e per i sostegni per giovani e natalità. Vediamo il dettaglio.
IL CONTESTO
L’andamento dell’economia provinciale si sta rivelando un anno a doppia faccia. Il primo semestre 2022 ha fornito riscontri sopra le aspettative, permettendo una stima di crescita del Pil del 3,7%, superiore al valore italiano. Per il secondo semestre si prospetta un rallentamento. Ma la resilienza dimostrata dal sistema economico trentino durante l’emergenza Covid-19 fa ben sperare per il futuro.
CARO-ENERGIA
Nell’elenco degli interventi emergenziali per le famiglie figurano il bonus concesso a maggio, il bonus famiglie con figli, in corso di erogazione, l’abbattimento bollette ultimo quadrimestre 2022 (l’importo forfettario di 180 euro, con una spesa prevista di circa 48 milioni di euro). Per le imprese gli interventi emergenziali comprendono l’abbattimento degli interessi per i nuovi mutui mediante il protocollo con le banche e le linee di credito per le piccole imprese attivate attraverso i Confidi.
CARO-MATERIALI
Tra il 2022 e il 2023 la Provincia ha impiegato o stanziato complessivamente circa 370 milioni di euro per il caro energia e il caro materiali. In aggiunta alle risorse già autorizzate per il caro materiali delle opere in fase di realizzazione (10 milioni per le iniziative della Provincia, altrettanti per i Comuni e 2 milioni per le Rsa), con la manovra sono stati stanziati circa 150 milioni di euro in finanziamenti aggiuntivi per le opere pubbliche necessarie per far fronte agli adeguamenti dei prezzi.
SOSTEGNO ALLA CRESCITA
- Investimenti in opere pubbliche: Il bilancio pluriennale 2023-2025 prevede il finanziamento - in parte con il ricorso al debito - di circa 1,8 miliardi di euro, che riguardano anche il nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino e le opere comunali.
- Contributi alle imprese: oltre 55 milioni di euro, ai quali si potranno aggiungere 10 milioni di avanzi sul bilancio dell’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche (Apiae) saranno destinate a ricerca, l’innovazione, il risparmio energetico e la transizione ecologica. Si guarda dunque a fotovoltaico, coibentazione e lavorazione delle biomasse. Per quest’ultima iniziativa saranno stanziati 8,5 milioni di euro con specifico riferimento all’agricoltura.
- Altre risorse saranno destinate specificatamente allo sviluppo: 165 milioni di euro destinati a ricerca (Fondazioni, Università, Hub), investimenti di contesto (Trentino sviluppo, Trentino marketing, Apt locali), sostegno alla commercializzazione dei prodotti trentini, sostegno alle attività economiche in zone montane.
INCENTIVI ALLA NATALITÀ
In Trentino nascono meno di 4.000 bambini all’anno, a fronte dei 5.000 che venivano al mondo negli anni Duemila. Con la manovra viene istituito il nuovo bonus in caso di nascita del terzo figlio (o meglio, dal terzo in poi): ai genitori saranno concessi 5.000 euro (ammontano a 3 milioni le risorse stanziate). Viene inoltre prorogata al 2023 la cosiddetta “dote finanziaria dei giovani”: ai nuovi nuclei familiari under 40 che accendono un mutuo, Piazza Dante concede 15mila euro (fino a un massimo di 30mila euro) per il suo abbattimento se entro 5 anni nascono uno o più figli.
IL BILANCIO 2023-2025 by Saro Moser on Scribd
IL PRESIDENTE
«Quella che abbiamo approvato come Giunta e che ora farà il suo passaggio in Consiglio è una manovra di bilancio con la quale la Provincia fornisce risposte concrete – afferma il presidente Fugatti - affrontando le criticità e senza nascondere le difficoltà dello scenario, ma allo stesso tempo costruendo fiducia, a beneficio di cittadini e imprese. Lo facciamo ad esempio confermando le opere pubbliche, attraverso quasi 2 miliardi di euro che ‘blindano’ i cantieri, il più forte volano della ripresa, e a cui si aggiungono dal 2023 in avanti 2,5 miliardi di fondi specifici, Pnrr e Olimpiadi in primis».