Il mistero degli scomparsi: aumentano le denunce in Trentino Alto Adige
Nel primo semestre 2022, in provincia sono state 47 le segnalazioni di scomparsa, le persone ritrovate 41 e sei quelle non rintracciate. Rispetto ai primi sei mesi del 2021 sono cresciuti sia i casi segnalati sia i ritrovamenti
TRENTO. Il trauma dell'improvviso distacco si unisce all'angoscia nel non sapere cosa è successo. Per i familiari delle persone scomparse non c'è una tomba su cui piangere, né un luogo in cui portare un fiore. Tutto è sospeso, nell'attesa del ritorno.
Nel primo semestre 2022, in provincia di Trento sono state 47 le denunce di scomparsa, le persone ritrovate 41 e da ritrovare 6. In Italia nei primi sei mesi dell'anno è stata denunciata la scomparsa di 9.599 persone: metà sono state ritrovate, sane e salve, in 76 casi è stato recuperato il cadavere, mentre ne rimangono da ritrovare 4.575.
Dal primo gennaio 1974, quando partì la banca dati Ced interforze del ministero dell'Interno, si sono registrate 287.881 denunce di scomparsa, di cui 215.439 riguardano persone ritrovate e 72.442 le denunce ancora attive.
Qualcuno può aver cambiato vita decidendo di far perdere le tracce di sé, ma per la maggior parte degli scomparsi si è sempre temuto il peggio: vittime di incidenti o di vendette, oppure persone che si sono arrese alla vita. Per i familiari, sprofondati in un abisso di dolore, non c'è consolazione. In Trentino Alto Adige sono 105 denunce di scomparsa in sei mesi, 65 italiani e 40 stranieri: 91 persone sono state ritrovate (86,67%), 14 sono da ritrovare (13,33%) mentre i decessi sono 3.
I numeri sono contenuti nel report del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse per il periodo primo gennaio 2022 - 30 giugno 2022. Obiettivo dello studio è «intercettare le migliori condizioni per rendere sempre più efficace l'attività di ricerca delle persone scomparse anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie, alle risorse digitali, al web e ai social».
«Un processo - evidenzia il Commissario straordinario, prefetto Antonino Bella - che pone in primo piano una strutturata prevenzione delle diverse tipologie di scomparsa, grazie ad una maggiore diffusione della conoscenza del fenomeno e degli strumenti di contrasto, accompagnata da una mirata formazione di tutti gli attori coinvolti».La legge di riferimento è la numero 203 del 2012: il principio è di mettere in campo le migliori professionalità e mezzi disponibili per le attività di ricerca, secondo i piani provinciali. In merito ai dati del primo semestre 2022, il Trentino Alto Adige è al penultimo posto nella classifica delle regioni per numero di segnalazioni di scomparsa, preceduto da Basilicata con 127 denunce e seguito dalla Valle d'Aosta con 14.
Ai primi tre posti si confermano - come nei due anni precedenti - la Sicilia, la Lombardia e la Campania, rispettivamente con 2.398 denunce, 1.484 e 660 nel primo semestre 2022. La nostra regione è però al primo posto per percentuale di ritrovamenti (il numero complessivo è 5.024): 86,67%, pari a 91 ritrovamenti; seguono il Veneto con 77% (325 ritrovamenti) e l'Emilia Romagna con 76,28% (447 ritrovamenti).
Rispetto ai primi sei mesi del 2021 in Trentino Alto Adige sono aumentate sia le denunce per scomparsa (94 lo scorso anno, 105 quest'anno), ma anche le persone ritrovate (da 71 nel primo semestre 2021 a 91 nel primo semestre 2022), mentre è uguale il numero dei decessi, pari a tre. Nel secondo semestre 2021, stesse denunce dei sei mesi precedenti (94), con 75 persone ritrovate, 19 da ritrovare e 4 decessi.
Per quanto riguarda i dati dei minori stranieri, nella nostra regione fra gennaio e giugno sono state 24 le denunce di scomparsa, con 21 minori ritrovati e 3 da ritrovare. In Sicilia e in Lombardia il fenomeno dei ragazzini che spariscono è maggiormente presente: i dati relativi alle due regioni rappresentano il 49% del totale, con un'alta incidenza di giovani scomparsi che provengono dall'Egitto.
«Il complesso fenomeno dei minori scomparsi non può che essere affrontato nella cornice di un'ampia collaborazione fra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, attesa anche la loro condizione di particole fragilità e vulnerabilità - è evidenziato nel report - L'analisi dei dati, d'altronde, evidenzia una allarmante crescita dei casi di scomparsa fra i minori, specie tra i cosiddetti minori stranieri non accompagnati in una fascia d'età tra i 15 e i 17 anni».
Nella relazione viene evidenziato che «i mezzi di informazione, la rete e i social network rappresentano un importante strumento per la diffusione della conoscenza del fenomeno e per ogni possibile, auspicata azione proattiva, come confermato anche dai recenti casi di ritrovamenti grazie alla diffusione sui social delle ricerche in atto di una persona scomparsa».