Giovani vittime di violenza, la generazione Z chiama gli adulti: siamo inascoltati e indifesi
L'indagine dell'Osservatorio Indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Groupl: il 74% dei giovani crede che studenti e studentesse vittime non vengano presi sul serio, la scuola al primo posto fra i luoghi teatro di violenze
TRENTO."#Cimettolafaccia", campagna contro la violenza sulle donne
TRENTO. "Generazione Z inascoltata. Il 74% dei giovani crede che studenti e studentesse vittime di violenza non vengano presi sul serio dagli adulti".
A denunciarlo è l'Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Group che ha coinvolto più di 10.000 ragazze e ragazzi delle community di ScuolaZoo di cui fanno parte ragazze e ragazzi tra i 15 e i 19 anni di tutta Italia.
"Un vero e proprio atto di accusa al mondo degli adulti", dice Terres Hommes, visto lo scenario in cui si muovono le nuove generazioni: ben tre giovani su dieci ha infatti dichiarato di aver assistito a un episodio di violenza di genere. Il 46% a violenza psicologica, il 24% a violenza fisica, il 20% a violenza in rete, il 10% a episodi di violenza sessuale.
Un dato preoccupante, prosegue l'organizzazione, viene anche dalle risposte sul contesto in cui si è assistito a episodi di violenza: al primo posto, con il 44% delle risposte, c'è la scuola, seguono i social (28%) e al terzo posto ci sono la famiglia o la coppia (22%) e infine lo sport (6%). Nonostante emerga dal sondaggio che le ragazze e i ragazzi siano circondati da diverse forme di violenza dimostrano "comunque una grande sensibilità al tema e una forte volontà di cambiamento".
Quasi 9 giovani su 10 ritengono che in Italia ci sia discriminazione di genere. Tra questi il 90% ritiene che il contributo dei maschi nella risoluzione del problema sia fondamentale (57%) o importante (30%).
Terres des Hommes ha ricordato anche i dati del Dossier indifesa 2022: sono 15 milioni le ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni che hanno subìto rapporti sessuali contro la loro volontà da parte del proprio partner o fidanzato.
Nel report emerge il dramma della violenza in rete: "L'80% delle immagini che riguardano casi di abusi sessuali su minori ritraggono ragazzine tra gli 11 e i 13 anni. Il 58% delle giovani donne e adolescenti sono state molestate online subendo diverse forme di violenza come violenza verbale, body shaming, minacce di stupro e violenze fisiche", avverte Unfpa (United Nations Population Fund).
Sebbene queste forme di violenza inizino solitamente tra i 14 e i 16 anni alcune ragazze hanno denunciato i primi episodi di questa forma di violenza già a partire dagli 8 anni: la situazione si aggrava ancora di più per le ragazze che appartengono a minoranze etniche, alla comunità Lgbtqia+, per coloro che hanno una disabilità.
"C'è uno scollamento sempre più grande tra mondo dei giovani e mondo adulto, che sembra essersi completamente dimenticato degli adolescenti. Ed è impressionante vedere come la scuola, il luogo dove i nostri figli e le nostre figlie passano gran parte del loro tempo, non sia considerato un luogo sicuro per i più", afferma Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia.