La denuncia di Barbara Poggio: «Apt del Trentino, un club per soli uomini»
La prorettrice prende spunto dalla foto dei presidenti, tutti maschi: «Rappresentazione plastica di Dispari Opportunità
TRENTO. Dopo l’economia e lo sport, tocca al turismo: «Ecco a voi un'altra rappresentazione plastica di Dispari Opportunità nella provincia di Trento». Parole di Barbara Poggio, docente dell’Università di Trento e prorettrice alle politiche di equità e diversità. Che ancora una volta denuncia la vocazione “mono-genere” del Trentino. Lo spunto è questo: «La foto che vedete sotto – scrive Poggio sul suo profilo Facebook - immortala il Tavolo dei Presidenti delle APT del Trentino, evidentemente un club per soli uomini. Nonostante l'elevata presenza femminile nel settore del turismo (le donne rappresentano il 58,8% del lavoro dipendente), non può non colpire che a presiedere le Aziende di Promozione Turistica della provincia di Trento vi siano esclusivamente uomini».
E in effetti la foto è decisamente chiara. «A sceglierli – continua Poggio – sono i rispettivi Consigli di Amministrazione, espressione sia di soggetti pubblici (come i comuni) che privati (come alberghi e funivie). Ora, se consideriamo che i costi delle APT sono finanziati per metà dalla Provincia Autonoma di Trento, e quindi con le tasse che pagano cittadine e cittadini, io credo che si dovrebbe chiedere conto di questa grave disattenzione nei confronti di una composizione così squilibrata e della totale esclusione di persone di genere femminile per la guida di queste organizzazioni. Un disinteresse che – ci dicono ormai molti studi – ha conseguenze problematiche anche in termini di qualità e innovazione organizzativa, senza contare la dimensione simbolica, che certo non va nella direzione di promuovere il cambiamento sociale di cui avremmo così bisogno. Ogni risposta che faccia riferimento alla mancanza di competenze può essere subito rispedita al mittente, perché è chiaro che non è di questo che stiamo parlando».