L'omicidio di Fausto Iob al lago di Santa Giustina, David Dallago resta in carcere a Spini
La decisione del riesame sulla richiesta di scarcerazione o di arresti domiciliari avanzata dalla difesa dell'uomo di Mollaro accusato di aver ucciso il custode forestale nel giugno scorso
LE INDAGINI Le analisi del Ris nell'auto di Dallago
L'ESAME Annegato dopo l'aggressione e i colpi alla testa
TRENTO. Resta in carcere il boscaiolo 37enne David Dallago. Così ha deciso il riesame in merito alla richiesta di scarcerazione (o di trasformazione degli arresti a Spini in quelli domiciliari) avanzata dall'avvocato Angelica Domenichelli difensore dell'uomo di Mollaro accusato di aver ucciso il custode forestale Fausto Iob.
L'udienza dell'altroieri era una sorta di appello rispetto alla stessa richiesta che era stata cassata dal gip alcune settimane fa. Per sapere quali sono state le ragioni che hanno portato i tre giudici a decidere di lasciare il 37enne ancora in cella, si dovrà attendere qualche giorno. Il tempo necessario di scrivere le motivazioni.
Il corpo senza vita di Fausto Iob noto in val di Non e non solo come "l'amico dell'orso Baloo", era stato trovato nelle acque del lago di Santa Giustina nel pomeriggio di domenica 5 giugno.
I carabinieri attraverso l'analisi delle celle telefoniche e le testimonianze raccolte avevano collocato Dallago e Iob nello stesso luogo - località Banco di Sanzeno - al primo mattino di venerdì 3 giugno. Lì Dallago sarebbe rimasto fino alle 11.30 circa. Per poi non farci più ritorno.
Il boscaiolo avrebbe detto di aver incontrato attorno alle 7 il custode forestale, che poi sarebbe andato a fare altri giri. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Iob si sarebbe recato nello stesso cantiere una seconda volta dopo le 10.30. Una presenza non sospetta a priori quella di Dallago: in località Banco si trovano i cantieri boschivi in cui lavorava con l'incarico di preparare la legna per le "sort".
Anche la presenza di Iob non era inconsueta, dato che come custode forestale era suo il compito di segnare le piante. In base alla ricostruzione dei carabinieri, il boscaiolo il giorno prima (il 2 giugno) sarebbe stato scoperto da Iob a rubaredal cantiere parte del legname destinato alla "sort". Per gli inquirenti questo potrebbe essere il movente: Dallago temeva di essere denunciato per furto e dunque anche di perdere il lavoro.Un quadro che ha portato all'arresto, il 21 giugno, del boscaiolo che, come detto, si è sempre dichiarato innocente.
«Non sono stato io a uccidere Fausto Iob» aveva detto durante il lungo interrogatorio. Da quel giorno sono passati più di cinque mesi e nel frattempo sono state depositate in procura i risultati delle analisi del Ris e altri accertamenti che sono stati fatti per chiarire ogni aspetto di questo delitto. Dall'autopsia è stato possibile chiarire che Iob è stato colpito da 17 colpi alla testa, uno talmente forte che ha spaccato la scatola cranica. Ma non sono stati questi ad ucciderlo. È morto per annegamento perché quando è stato buttato in acqua, nel lago di Santa Giustina, avrebbe respirato autonomamente. Secondo il perito la morte è avvenuta fra la mattinata del 3 giugno e le prime ore del 5 giugno.
Sul tre giugno c'è un'indicazione certa: alle 10.23 di quella mattina Iob passa in panetteria a prendere il pane, appunto. E quindi in quel momento era vivo. Ma non è stato possibile determinare il momento in cui il cuore dell'uomo ha smesso di battere. E poi c'è un altro elemento. Sul corpo di Iob non sarebbero stati trovati dei segni di trascinamento o rotolamento e questo non chiarisce come sia stato buttato - incosciente ma vivo - nel lago di Santa Giustina.
[nella foto, il luogo del delitto e nei riquadri, a sinistra, la vittima Fausto Iob e, a destra, il boscaiolo arrestato David Dallago]