Macroregione del Nord, Fugatti rilancia il progetto: «L'unica strada possibile»
Il presidente della giunta provinciale torna parlare della necessità di una maggiore collaborazione tra Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna
VERONA. "Il Trentino e l'Alto Adige hanno l'autonomia speciale, e ragioniamo di Euroregione con il Tirolo austriaco, ma credo che anzitutto Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna possano cominciare a ragionare insieme, in grande, in ottica europea". Lo afferma il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in un'intervista pubblicata oggi su L'Arena, rilanciando un progetto di “Macroregione del Nord”.
"L'autogoverno, che noi già sperimentiamo - aggiunge Fugatti - può crescere piano piano per tutti. L'autonomia speciale può essere un punto di riferimento per tutti, ripeto, su tante materie". Prendendo a esempio i recenti accordi per il project financing da sette miliardi per rinnovare la concessione dell'Autostrada del Brennero A22, Fugatti sostiene che "sinora si è sempre ragionato un po' al contrario: prima la visione, poi provare a raggiungere risultati quanto alla collaborazione tra enti locali e regioni. Ebbene noi invece abbiamo dimostrato, in Trentino Alto Adige, in Veneto, in Lombardia e anche in Emilia Romagna, che si può fare il contrario.... grazie alla nostra azione congiunta siamo riusciti a convincere due governi, ma in particolare quello Draghi, che se i territori si muovono insieme, con un obiettivo comune, come quelli attraversati dall'autostrada del Brennero, non c'è nessuno che li possa fermare".
Tra gli altri progetti comuni, il presidente trentino cita il prolungamento dell'autostrada Valdastico, la collaborazione sull'idroelettrico e la fusione tra le multiutility Agsm Aim e Dolomiti Energia, "e credo - sottolinea - che sia quasi fisiologico, naturale. Anche qui bisognerebbe operare in una logica d'insieme, non di parte. Come sta facendo Trento sui rifiuti, con Mantova, per trovare sinergie".