Alla 3-Tre di Campiglio sono stati schierati 120 agenti delle Forze dell'ordine
Il questore di Trento, Improta: «abbiamo allestito una piccola sala operativa accanto alle cabine per le tv internazionali, sulle piste, dove il personale della Questura ha gestito tutti gli uomini impegnati nel servizio. Tutto per fortuna si è svolto in serenità e tranquillità»
MADONNA DI CAMPIGLIO. «Grande soddisfazione perché tutto si è svolto senza criticità, senza incidenti, con grande tranquillità e serenità». Così all'Adnkronos Maurizio Improta, questore di Trento, nel commentare la 3Tre, storica manifestazione sciistica di Madonna di Campiglio, con il Canalone Miramonti diventato ormai tappa fissa della Coppa del Mondo di sci.
Da evidenziare le straordinarie discese dei campioni in gara a Madonna di Campiglio, con lo svizzero Daniel Yule trionfatore assoluto, che porta a tre il proprio personale score di vittorie alla 3Tre. Ad affiancarlo sul podio il norvegese Henrik Kristoffersen e il tedesco Linus Strasser.
«C’erano circa 10 mila persone, sono stati venduti 9.980 biglietti, più tutti coloro che erano accreditati dagli organizzatori: insomma una “macchina da guerra” guidata dall'assessorato al Turismo della Provincia Autonoma di Trento, un’impresa non facile dopo due anni di lockdown. Un evento - ha spiegato ancora Improta - che meritava un’attenzione particolare anche dal punto di vista della sicurezza».
Dato il pubblico presente, è stato predisposto un consistente dispositivo a tutela della sicurezza con oltre 120 uomini tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, e anche vigili del fuoco provinciali e i volontari. Sono arrivati anche gli specialisti da Roma, dal reparto mobile alle unità cinofile munite dei cani antiesplosivo per le bonifiche, ma tutto si è svolto senza incidenti di percorso.
«Soddisfazione anche per il nostro atleta delle Fiamme Oro, Tommaso Sala, che è arrivato alla fine delle due manche 13simo - ha aggiunto Improta - per l'allestimento di una piccola sala operativa dove ci sono le cabine per le tv internazionali, sulle piste, dove il personale della Questura di Trento ha gestito tutti gli uomini impegnati nel servizio. Erano dislocati sulle piste gli specialisti sciatori delle diverse forze dell'ordine a tutela del pubblico assiepato lungo l'ultima parte delle piste e dei sciatori stessi. Fortunatamente non c’è stato bisogno del loro intervento».