Ice Rink Pinè, la critica di Ugo Rossi: «Non vi è alcuna sostenibilità. Piuttosto, lavoriamo sulle ciclabili»
Il commento di Rossi (Azione): «Si faccia un piano specifico per Pinè pensando agli investimenti per piste ciclabili, riqualificazione lago, problema del bostrico e paesaggio post Vaia e si indirizzino a questo le risorse»
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TRENTO. L’atmosfera politico-sportiva attorno alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 20206 si fa sempre più fredda. La proposta del sindaco di Torino di candidare la propria città a luogo ove disputare la gara di pattinaggio su ghiaccio di velocità, quale soluzione per sorpassare Baselga di Pinè e le tempistiche di realizzazione della copertura dell’impianto, ha fatto tremare il Trentino: mentre il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha dichiarato di valutare or ora la reale sostenibilità dell’opera, l’opposizione di Luca Zeni (Pd) ha gridato all’inadeguatezza della giunta stessa.
Entra nel dibattito anche Ugo Rossi (Azione): «La presa in giro di Pinè! Sono tre anni che incalzo la giunta a valutare la "sostenibilità" (nel senso che non esiste) delle opere olimpiche a Baselga di Pinè - ha scritto Rossi in un comunicato - nel 2019 veniva approvato a unanimità (lo votarono sia Fugatti che Failoni) un mio ordine del giorno che impegnava la giunta “a effettuare nel più breve tempo possibile un’analisi organizzativa, tecnica ed economica per verificare se si possono adottare soluzioni più sostenibili dal punto di vista finanziario per un approntamento delle strutture in cui svolgere le gare olimpiche di pattinaggio su ghiaccio di velocità”».
«Ho poi presentato interrogazioni scritte ed orali per richiamare tale impegno. Allora il costo era stimato in 37 milioni e la sostenibilità secondo me non c'era. In tutto questo tempo non solo non hanno fatto nulla per "valutare" ma hanno continuamente alimentato le comprensibili speranze di cittadini e amministrazione di Pinè con dichiarazioni, promesse, visite sul territorio, premiazioni e così via. Sempre convinti: faremo impianto e per Pine' sarà un occasione straordinaria di rilancio! Risultato: il costo è ora di 60 milioni di euro (per non parlare dei costi annui di gestione)» ha illustrato.
«In questi giorni Torino si dice disponibile ad ospitare le gare di pattinaggio e allora ..."miracolo": Fugatti e Failoni pronunciano le fatidiche parole "sostenibilità" e "responsabilità". Decideranno fra 15 giorni dicono... intanto a Pinè hanno votato in consiglio comunale il progetto, tutti convinti che con le gare olimpiche l'altopiano cambierà volto. Tutti convinti tranne uno: il consigliere comunale Bruno Grisenti che ha sempre trattato il tema con realismo e serietà analizzano costi e benefici come dovrebbe sempre fare chi amministra con vera "responsabilità", per perseguire la "sostenibilità"!», ha concluso.
«A questo punto ribadisco quanto sempre sostenuto: si faccia un piano specifico per Pinè pensando per esempio a investimenti per piste ciclabili, riqualificazione lago, problema del bostrico e paesaggio post vaia e si indirizzino a questo una parte delle risorse che si possono risparmiare. Lo abbiamo sempre sostenuto e adesso Fugatti ha l'opportunità di far vedere che cambiare idea è comunque positivo».