Trevisan dall'ospedale: sono vivo per miracolo, distrutto per la morte di Arianna sotto la valanga
Il gestore del rifugio Caldenave è rimasto cinque ore nella neve: con poche parole ha raccontato alla moglie che cosa è successo mercoledì pomeriggio, quando la slavina ha ucciso la loro giovane vicina di casa. I ricordi: «Ary era un vulcano di allegria, piena di sorrisi».
LA TRAGEDIA Arianna Sittoni di Pergine vittima di una valanga
IMMAGINI «Ciao Ary! La neve sei e sarai sempre tu!»
RICORDO Arianna e la passione infinita per la montagna
SOCCORSI L'intervento in val Campelle dopo la valanga
TRENTO. Un racconto tragico: «Sono vivo per miracolo». Guido Trevisan, 46 anni, di Viarago di Pergine, ora è in ospedale con una gamba rotta.
Alla moglie Alice ha raccontato con poche parole quanto è successo mercoledì pomeriggio in una laterale della Val Campelle, poco sopra il rifugio di cui è gestore, la malga Caldenave. L'uomo era in compagnia di Arianna Sittoni, 30 anni, sua vicina di casa, quando i due sono stati sorpresi da una valanga.
L'uomo ha resistito per cinque ore sotto la neve in attesa dei soccorsi, mentre la giovane non ha avuto la stessa fortuna.
Trevisan è distrutto per la morte di Arianna Sittoni, giovane appassionatisisma di montagna, che lavorava a Pergine al bar Bazar.
Si rincorrono anche sui social ricordi dedicati alla ragazza, grande esperta di sport invernali: «Era un vulcano di allegria, piena di sorrisi».
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