Rincari energetici, aziende agricole allo stremo. Coldiretti: “Impatto devastante pure sulla spesa dei consumatori”
"La pandemia prima e la guerra hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare” afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi
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TRENTO. Per effetto dei rincari energetici i costi di produzione delle aziende agricole nel 2022 sono aumentati del 23,1% con un impatto devastante sui bilanci e sulla spesa dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base della stima preliminare dei conti economici dell’agricoltura dell’Istat. Durante l’anno – spiega Coldiretti Trentino Alto Adige - sono aumentati sensibilmente i prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori (+23,6%) con balzi che riguardano i fertilizzanti (+63,4%), i prodotti energetici (+49,7%) e gli alimenti per animali (+25,1%) secondo l’Istat.
L’incremento dei costi si è ampliato e consolidato nel corso del 2022 in buona parte – precisa Coldiretti Trentino Alto Adige - per le conseguenze del conflitto in atto in Ucraina che ha prodotto una forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici. Il risultato è che in controtendenza rispetto all’andamento generale sono calate le imprese in agricoltura nel 2022 con un saldo negativo di -3363 realtà proprio per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Movimprese elaborati da Unioncamere.
Le imprese agricole - precisa Coldiretti Trentino Alto Adige - sono state infatti costrette ad assorbire gran parte dell’aumento dei costi come dimostra il fatto che l’inflazione media per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche è salita del 9,1% nel 2022.
"La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori” afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi nel sottolineare l’esigenza di “raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa”.
Nell’ambito del Pnrr la Coldiretti ha presentato – precisa Barbacovi – progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che ha l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali".