Società / L’iniziativa

Gli Alpini scendono in campo contro le molestie alle donne

Dopo le polemiche e le denunce seguite all’Adunata di Rimini, l’Ana ha avviato un progetto di sensibilizzazione con un sito dedicato. Incontri con esperti nelle sezioni
L'ASSOCIAZIONE Una campagna d'ascolto

TRENTO. Gli Alpini scendono in campo contro le molestie alle donne. In vista della prossima adunata nazionale di maggio 2023, a Udine, le Penne Nere hanno deciso di giocare d’anticipo dopo le roventi polemiche dell’ultimo grande appuntamento nazionale.

A Rimini una donna denunciò di essere stata molestata, aprendo la strada ad altre decine di donne che affermarono di essere state oggetto di attenzioni moleste, dai fischi agli apprezzamenti volgari e di natura sessuale.

Per evitare che la storia si ripeta, l’Ana, l’Associazione nazionale alpini, che conta oltre 330 mila associati, ha deciso di mandare tutti a lezione contro le molestie. I motivi che hanno spinto a questa decisione li spiega la stessa Associazione: «Dopo l’Adunata di Rimini abbiamo avviato, proprio basandoci sui nostri valori, incentrati su spirito di servizio, solidarietà, amore per la convivenza e la pace, una riflessione profonda e concreta anche sul tema dei comportamenti molesti: in Italia il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale (fonte: ISTAT). Parliamo di quasi 7 milioni di donne, ovvero una su tre. Oltre l’80% delle donne è stata oggetto di molestie verbali: fischi, approcci a sfondo sessuale, che in altre nazioni costituiscono reato. È una situazione non accettabile in una società civile e libera, in difesa della quale l’Associazione Nazionale Alpini lavora da 103 anni».

Insomma, gli Alpini, che «sono uomini del fare», hanno deciso di fare qualcosa per rimediare a questa situazione, non solo al proprio interno, ma anche, più in generale, nell’intero tessuto sociale: «Abbiamo avviato al nostro interno un progetto di sensibilizzazione attraverso cui i nostri associati sappiano riconoscere i comportamenti inadeguati ed al tempo stesso si adoperino a sorvegliare in modo che tali comportamenti non vengano mai agiti, da nessuno».

L’Ana ricorda «il motto inciso nella roccia del Doss Trent, “Per gli alpini non esiste l’impossibile”», per assicurare che «intraprenderemo azioni rivolte a tutti, raccogliendo anche questa sfida che poche realtà si sono candidate ad affrontare, lasciando le donne spesso sole ad affrontare questo tema, in un clima troppe volte contraddistinto da sterili contrapposizioni».

Il primo passo è stato quello di creare una pagina on line dedicata al problema (www.controlemolestie.it), che raccoglierà i contributi di chiunque voglia collaborare all’iniziativa.

È stata inoltre creata una commissione di esperti che affronterà il tema delle molestie con le 80 sezioni dell’associazione sparse in tutto il Paese. Verranno organizzati degli incontri con esperti, che consentano di mettere a fuoco quei comportamenti che in passato venivano fatti passare per goliardia ma che oggi sono riconosciuti come vere e proprie molestie.

ADUNATA DEGLI ALPINI. COLORE. CITTA'. VARIE. PIAZZA DUOMO. ©FOTO MATTEO RENSI.

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