Sanità trentina, con la legge di stabilità provinciale 2023 arrivano 9 milioni di euro per la dirigenza medica
Approvate le direttive per il riconoscimento delle misure di armonizzazione a favore dell’Azienda per dirigenti sanitari e veterinari. Il valore annuo dell'indennità di esclusività sarà uniformato a quanto riconosciuto dai relativi contratti collettivi nazionali vigenti
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TRENTO. Sono state approvate le direttive per il riconoscimento delle misure di armonizzazione previste con la legge di stabilità provinciale 2023 a favore della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria del servizio sanitario provinciale di Trento. Si tratta di 9 milioni di euro che verranno messi a disposizione dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari.
«Per quanto riguarda la somma, una tantum di 2 milioni di euro, Apran è stata incaricata di uniformare il valore annuo dell'indennità di esclusività a favore della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria a quanto riconosciuto per tali professionisti dai relativi contratti collettivi nazionali vigenti - ha fatto sapere Stefania Segnana, assessora provinciale alla salute - si è inoltre demandato di rideterminare i valori delle indennità previste dai contratti collettivi provinciali vigenti, per uniformarli a quelli nazionali. Per la copertura di questi ultimi, sono disponibili, annualmente, 1,4 milioni di euro con decorrenza dall'anno 2019 e a regime».
Le risorse che eventualmente rimarranno dopo gli adeguamenti previsti dalle direttive saranno destinate al tavolo negoziale secondo le indicazioni di intervento che saranno definite con successivo provvedimento della Giunta provinciale.