Turismo / Il caso

San Martino: disabile invitato a pranzare in un altro tavolo dell’hotel, arriva un’interrogazione parlamentare

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, dopo il caso denunciato su Facebook dalla madre del ragazzo, chiede alle ministre del Turismo e della disabilità come intendono muoversi

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TRENTO. "Vogliamo sapere dalle ministre del Turismo e della disabilità quali iniziative intendano assumere affinché gravi episodi di discriminazione come quello denunciato da una famiglia romana, in vacanza in Trentino con un figlio disabile a cui un hotel ha proposto proposto di pranzare in una saletta con vetri oscurati perché gli altri ospiti non gradivano al ristorante la presenza del ragazzo, non si debbano più ripetere, prevedendo anche specifiche campagne ministeriali indirizzate innanzitutto agli operatori del settore turistico-ricettivo di educazione all'accoglienza, alle diversità e alle disabilità".

È quanto chiede in un'interrogazione parlamentare il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, dopo il caso denunciato su Facebook, dalla madre del ragazzo, Cecilia Bonaccorsi.

La donna ha raccontato che durante un recente soggiorno in un hotel di San Martino di Castrozza, in Trentino, "degli ospiti della sala ristorante erano infastiditi" dal figlio Tommaso, 24 anni, affetto dalla sindrome di Morrie, "e se ne sono lamentati con l'albergatrice che ha proposto ai miei di prendere i pasti successivi in una saletta separata dai vetri ambrati oscurati. Lo ha proposto a noi e non a loro... Sono stata trattata come un cane non ammesso nella sala ristorante comune. Ovviamente siamo ripartiti perché non è piacevole restare dove non si è graditi. Vacanze rovinate e tanto ma tanto amaro in bocca". Il post è stata poi ripreso dal quotidiano Repubblica. 

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