"In cinque anni il Trentino ha dimezzato il numero di richiedenti asilo accolti: Fugatti spieghi perché"
Attacco di Cgil, Cisl e Uil alla giunta provinciale: a fronte dell'emergenza sbarchi, anche il nostro territorio deve fare la sua parte e invece l'ente pubblico ha smantellato il sistema dell'accoglienza diffusa (facendo perdere il lavoro a 200 giovani trentini)
IL CASO Richiedenti asilo senza accoglienza e alloggio in Trentino
NAUFRAGIO In mare a Cutro trovati finora 86 corpi, 34 sono di minori
TRENTO. "Il Trentino oggi accoglie la metà dei richiedenti asilo che accoglieva cinque anni fa, per scelta deliberata della giunta Fugatti che scientemente ha smantellato un sistema efficiente di accoglienza diffusa su tutto il territorio. Crediamo che di fronte ad una nuova emergenza e all'incremento dei flussi di migranti che sbarcano sulle nostre coste o ai nostri confini in cerca di un futuro migliore il Trentino possa e debba fare la propria parte. Senza demagogia".
Lo dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
"I numeri dell'accoglienza non possono essere determinati da un dirigente. Sono una scelta della politica. Fugatti deve spiegare perché il Trentino non può accogliere", aggiungono i segretari. Secondo i sindacalisti, lo "smantellamento del sistema dell'accoglienza diffusa ha portato anche a disperdere un importante capitale di competenze e professionalità, con la cancellazione di circa 200 posti di lavoro, occupati in massima parte da giovani trentini".