Motori / I rischi

Motociclisti, troppi decessi sulle strade: aumentano i controlli in tutto il Trentino

Il comandante della Polizia stradale, Franco Fabbri: «Abbiamo un territorio bellissimo per fare giri in moto, ma servono testa e massima prudenza. Divertiamoci rispettando le regole. Agli altri guidatori: non vanificate i controlli segnalando con i fari la nostra presenza. È una pratica meschina»

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TRENTONove incidenti mortali con dieci vittime solo nell'ultimo fine settimana (ovvero, 10-12 marzo). Tornano le belle giornate e con esse i motociclisti che sfrecciano sulle strade. Un hobby e una passione per tantissima gente, salutato con favore da chi vive di turismo anche in Trentino, meta di gite spesso in carovana dal vicino Veneto e non solo. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia.

Non tutti hanno la sensibilità di comprendere che non si trovano in una pista da gara e che una guida veloce e spericolata può portare a tragici epiloghi. Non solo per i rider stessi, ma anche per gli altri automobilisti, ciclisti o pedoni che siano. E in alcune zone che ben si prestano a lasciare andare la manopola del gas per i residenti i fine settimana rischiano di trasformarsi in un incubo.

Le statistiche raccontano come i primi mesi post invernali sono i più critici dal punto di vista degli incidenti, anche mortali, che mettono a rischio anche la vita delle altre persone. Per questo motivo a partire da oggi le forze dell'ordine intensificheranno i controlli sulle strade della Provincia, aggiungendosi al lavoro delle polizie locali, per cercare di garantire il più possibile la sicurezza di chi viaggia.

L'annuncio lo ha dato ieri, venerdì 17 marzo, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione di giunta a Sant'Orsola, in Val dei Mocheni. I controlli saranno rivolti soprattutto alle zone di confine, considerate come le aree più ad alto rischio. «Siamo felici dei molti motociclisti che arrivano ogni weekend in Trentino - ha detto Fugatti - però succede che non tutti si spostano seguendo le regole del codice della strada. Purtroppo ogni anno le morti in moto sono tante e noi non possiamo fare finta di niente».

Per l'occasione erano presenti anche Alfredo Carugno, comandante dei carabinieri di Borgo Valsugana, che ha invitato alla prudenza. E per la Polizia stradale il comandante provinciale Franco Fabbri: «Il Trentino - ha detto - è un territorio bellissimo per fare giri in moto sulle due ruote però serve cercare di usare la testa e la massima prudenza. Divertiamoci in sicurezza, rispettando le regole. E invito gli altri guidatori a non vanificare i nostri controlli segnalando con i fari la presenza delle forze dell'ordine. È una pratica meschina».

Lo scorso ottobre, dopo l'ennesimo grave incidente motociclistico avvenuto in Val di Cembra, una delle zone che troppo spesso si trasformano in una pista, era stato convocato un vertice al Commissariato del Governo, richiesto dal presidente della Comunità di valle e decisa l'intensificazione dei controlli con limiti più restrittivi.

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