Rinnovo di patente da incubo per un automobilista. Degasperi: “Obbligato a pagarsi tutte le visite”
La denuncia del consigliere di Onda: “La persona in questione ha diversi problemi di salute. Alla visita decisiva del 3 maggio deve andare con una serie di accertamenti cardiologici e neurologici. Da novembre non c’è un posto libero e il Cup gli propone solo visite intramoenia”
APSS Prenotazioni, il bilancio del 2022
TRENTO. Per il rinnovo della sua patente un cittadino affetto da alcune serie patologie sta affrontando dallo scorso autunno un vero e proprio percorso ad ostacoli. A raccontare tutto, in un’interrogazione alla giunta presieduta dal Maurizio Fugatti, è il consigliere provinciale di Onda Filippo Degasperi.
In occasione della scadenza della patente di guida (2 maggio del 2023) ed a causa della sua salute, l’automobilista trentino al centro della storia ha avviato con largo anticipo le procedure clinico-burocratiche per il rinnovo già a novembre 2022, presso il servizio di medicina legale dell’Apss.
“Gli viene fissato – spiega Filippo Degasperi – un appuntamento in Commissione patenti presso l’Apss per il mese di maggio 2023. Il cittadino deve però presentarsi, entro tale data, con i referti specialistici cardiologici e neurologici, per i quali accertamenti deve però programmarsi in autonomia”.
E aggiunge: “Il Cup gli propone solo le visita private intramoenia (prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell'ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa) giustificandosi di non disporre di disponibilità in tempistiche utili alla data programmata per la visita in Commissione Patenti”.
“Il Cittadino, ovviamente, si vede così costretto ad accettare la procedura privata alla luce delle scadenze, ma con l’ovvia riluttanza di colui che deve sottoporsi ad accertamento “fiscale” e non certo per scelta personale e/o scopi clinici volontari e/o prescritti da un suo medico curante”.
Filippo Degasperi chiede alla giunta:
- se è una procedura corretta che il Dipartimento medicina Legale Apss prescriva accertamenti di tipo “fiscale” rimandandoli all’autogestione dell’utente;
- se tali accertamenti, da effettuarsi per normativa esclusivamente da medici del comparto pubblico Apss e complementari di un’ azione medico-legale e non indirizzati a scopi clinici per la cura dell’utente, possano essere eseguiti da medici dipendenti in attività libero-professionale intramoenia;
- se la procedura privata a scopi extra-clinici di cui al punto 3 possa ritenersi corretta poiché erogata dal SSP;
- se non sarebbe più logico che l’Ufficio della Commissione Patenti dell’APSS non interagisca direttamente con il CUP dell’APSS, evitando così lungaggini all’Utente e soprattutto evitargli esborsi per visite private;
- se, alla luce di quanto sopra, non intenda avviare procedure interne al Servizio medico- legale dell’APSS al fine di dotarlo di collegamento diretto al CUP a miglioramento qualitativo del servizio medico-legale per il rilascio patenti, a vantaggio della sicurezza globale per gli utenti della strada e in rispetto del richiedente il servizio.