Sciatore muore tre settimane dopo la caduta avvenuta sulle piste di Pampeago
Paolo Zandonatti, 58 anni, di Laives (Bolzano) il 12 marzo scorso aveva sbattuto violentemente sulla neve ghiacciata: le sue condizioni sono parse subito estremamente gravi, inutili i tentativi di salvarlo, in terapia intensiva al Santa Chiara di Trento
INCIDENTI Sulle piste da sci trentine oltre 5 mila soccorsi della polizia di Stato
TRENTO. Nella mattinata del 12 marzo scorso era rimasto vittima di una rovinosa caduta mentre sciava sulle piste di Pampeago: ieri, 4 aprile, Paolo Zandonatti, è morto dopo tre settimane in ospedale.
Il cinquantottenne di Laives (Bolzano) non ce l'ha fatta: vani tutti i tentativi del personale medico e sanitario del Santa Chiara di far sì che potesse riprendersi.
L'incidente si era verificato mentre l'uomo stava scendendo lungo la pista "Pala di Santa".
La notizia della sua scomparsa ha sconvolto la comunità di Laives, dove Zandonatti era molto conosciuto e in particolare gli amici dello Sci club locale, del quale era socio da anni.
In pensione da poco, il 58enne, grande appassionato di sport, aveva lavorato in una giardineria; lascia la moglie e due figli.
Zandonatti era caduto andando a battere violentemente sulla neve ghiacciata.
I soccorsi erano stati immediati: i primi ad arrivare sul posto erano stati i carabinieri che effettuano il servizio di controllo e soccorso sulle piste del comprensorio fiemmese.
Viste le condizioni dell'uomo era stato richiesto l'intervento dell'elicottero che aveva provveduto a trasportare il ferito all'ospedale di Trento.
Le sue condizioni, però, sono rimaste sempre critiche e nonostante le cure intensive, i sanitari non sono riusciti a salvarlo.
A esprimere cordoglio e vicinanza alla moglie e ai figli di Paolo Zandonatti è il sindaco Christian Bianchi a nome di tutta la comunità: «Conoscevo Paolo da tanto tempo, così come conosco da tanti anni anche la moglie e i figli. Per tutti noi è un momento di grande dolore per questa perdita e siamo vicini alla famiglia».