Conferma dall'autopsia: Andrea Papi è stato ucciso da un orso. Ora va individuato l'esemplare responsabile dell'aggressione
Prime informazioni sull'esito degli esami svoltisi oggi: la vittima era viva al momento dell'attacco mortale. Disposte le analisi sui campioni di dna per risalire all'animale che ha assalito il giovane runner nel bosco
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TRENTO. I primi rilievi a seguito di operazioni peritali eseguiti presso la sala autoptica consentono di dire che si è trattato di aggressione da parte di un orso e che la vittima era viva al momento dell’aggressione.
Sono queste le prime informazioni, diffuse nel pomeriggio di oggi dalla Procura della Repubblica di Trento, sull'esito dell'autopsia sul giovane Andrea Pai, 26 anni, trovato morto ieri, 5 aprile, in un bosco a Caldes.
Fin dai primi momenti quella di un'aggressione da parte di un orso era stata l'ipotesi più accreditata, ora arriva la conferma dopo l'esame autoptico.
I rilievi sul corpo di Papi sono stati eseguiti dai consulenti indicati dalla Procura di Trento e sono terminati a metà pomeriggio.
È già stato dato il nulla osta alla sepoltura.
Rimane da individuare l'esemplare responsabile dell'aggressione, per cui sono stati disposti gli esami sui campioni di dna prelevato, che verranno eseguiti presso i laboratori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige.
Seguirà il via libera all'abbattimento dell'esemplare individuato, come previsto dal Pacobace, il Piano d'Azione interregionale per la conservazione dell'Orso bruno sulle Alpi centro-orientali.