Sorpresa: il Trentino torna a crescere, siamo in 542.050 mentre in Italia c’è il segno meno
L’Istat all’1 gennaio 2023 riscontra un aumento per la speranza di vita degli uomini a 81,9 anni mentre per le donne è 86,3. L’età media delle madri è di 32,5 anni, la classe più numerosa è quella dei 57enni. Centenari in crescita (242), otto di loro hanno più di 105 anni
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TRENTO. Mentre a livello nazionale la popolazione negli ultimi cinque anni continua a scendere, il Trentino va in controtendenza e torna a crescere: al primo gennaio 2023 i residenti in provincia di Trento erano 542.050 contro i 540.958 di inizio 2022.
Trento sale sul podio come seconda provincia italiana con il maggior aumento, dietro solo a Parma, con una variazione del 2 per mille che sarà anche piccola, ma è col segno più quando nella quasi totalità delle province italiane c'è il segno meno, dovuto anche agli anni difficili della pandemia. Solo Lombardia ed Emilia Romagna, infatti, hanno incrementato i loro residenti nel corso del 2022. E, sorpresa nelle sorprese, questa volta l'incremento di popolazione non è frutto dell'aumento dei residenti stranieri, dato che il loro dato è in calo: 44.449 contro i 45.797 del 2022.
Sono questi i dati più interessanti tra quelli diffusi dall'Istat, che ha fotografato la situazione della popolazione nazionale all'1 gennaio 2023. Una fotografia scattata anche sul Trentino, e che porta la nostra regione sul podio della natalità, anche se buona parte del merito va all'Alto Adige, grazie ad un tasso di fecondità di 1,51 figli per donna (1,65 per l'Alto Adige e 1,37 per il Trentino).
Secondo le statistiche elaborate dall'Università di Trento e dalla Agenzia per la coesione sociale (Acs) della Provincia, negli ultimi anni in Trentino sono diminuite le famiglie con un solo figlio (dal 44,6% del 2010 al 38,5% del 2021), mentre i nuclei con due figli sono passati dal 44 al 46,9%, tre punti percentuali in più di quanto registrato in Alto Adige. Le famiglie con tre o più figli sono invece cresciute di diversi punti, attestandosi al 14,6% del totale nel 2021 (erano il 10,7% nel 2010). Un altro punto di forza del territorio è rappresentato dai servizi per l'infanzia. In Trentino la percentuale di utenti che possono accedere a questi servizi è del 30% (la media in Italia è del 15%). In Trentino, poi, è stata introdotta nel 2019 una "Dote finanziaria" per aiutare i giovani e un incentivo di 5.000 euro alla nascita di ciascun figlio per le famiglie numerose.
«In Trentino Alto Adige, pur con molte differenze tra le due province, tiene un modello culturale ed economico più favorevole per la famiglia, grazie a migliori performance economiche rispetto al resto d'Italia, servizi e politiche sul lungo periodo. Negli ultimi dieci anni molto è stato fatto per i progetti di vita dei giovani, per l'occupazione femminile, per l'istruzione, per la tenuta dei redditi e per i servizi dedicati alle famiglie», spiega il dirigente dell'Acs, Luciano Malfer.
Per l'assessora alle politiche familiari della Provincia di Bolzano, Waltraud Deeg, «chi investe nelle famiglie, investe nel futuro. Ma - evidenzia Deeg - non sono solo i contributi alle famiglie a favorire le nascite. Oltre ad una politica attenta alle famiglie, sono molto importanti anche gli spazi abitativi per le famiglie e le strutture per l'infanzia come gli asili nido o altre forme di assistenza. Infine è necessario un modello culturale di accettazione da parte dell'intera società».
La speranza di vita. Ma torniamo ai dati Istat all'1 gennaio 2023. In Trentino aumenta la speranza di vita alla nascita degli uomini (+0,4%) che ora è di 81,9 anni, mentre scende leggermente quella delle donne che si assesta a 86,3 anni: la differenza resta comunque ancora notevole, di ben 4,4 anni. Siamo ben sopra la media italiana, che è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne: statisticamente vivere in Trentino porta ad una esistenza più lunga di 1,4 anni per gli uomini e di quasi 2 anni per le donne.
L'età per fare figli. A mettere su famiglia e a fare figli aspettiamo sempre di più, una conseguenza per molti versi forzata per via di una precarietà lavorativa e dunque economica delle nuove generazioni: l'età media della madre al parto è di 32,5 anni, leggermente superiore a quella nazionale ma ben più alta di quella dell'Alto Adige che è di 31,8 anni. L'età media del padre è invece di 35,84 anni, anche in questo caso poco sopra la media nazionale.
Classi d'età. La classe d'età più numerosa è quella dei 57enni: in Trentino sono 8.937, seguiti dai 58enni (8.924) e dai 56enni (8.819).
Centenari in forte crescita. In forte crescita i centenari trentini: erano 113 nel 2019, poi 127 nel 2020, 164 nel 2021, 209 nel 2022 fino ad arrivare a 242 all'1 gennaio 2023. Gli anziani con più di 105 anni sono 8: 1 classe 1914, 2 classe 1915 e 5 classe 1916.I nuclei familiari.La fotografia delle famiglie trentine all'1 gennaio 2023 vede la presenza di 81mila persone sole in Trentino, di cui 43mila con oltre sessant'anni: una situazione che sta aumentando fortemente negli ultimi anni. Sono 16mila le famiglie con più di 5 componenti, 78mila le coppie con figli e 52mila le coppie senza figli. Sono invece 58mila i giovani over 18 che vivono ancora in famiglia.
Gli stranieri residenti. Per quanto riguarda gli stranieri presenti in Trentino, la cittadinanza più rappresentata è quella della Romania (10.230 residenti) seguita da Albania (5.214), Marocco (3.602), Pakistan (3.187) e Ucraina (2.364).
I dati dei Comuni. Per quanto riguarda l'analisi dei Comuni trentini, sono sei quelli sopra la soglia dei diecimila abitanti (Trento con 118.046 residenti, Rovereto a quota 39.809, Pergine Valsugana a 21.572, Riva del Garda a 17.787, Arco a 17.750 e Mori a 10.106) mentre algtri quattordici Comuni sono sopra la soglia dei cinquemila abitanti (Lavis a quota 9.150 residenti, Ala a 8.806, Levico Terme a 8.167, Mezzolombardo a 7.519, Cles a 7.201, Borgo Valsugana a 7.021, Predaia a 6.837, Mezzocorona a 5.464, Ledro a 5.317, Vallelaghi a 5.194, Baselga di Piné a 5.127, Altopiano della Vigolana a 5.110, Primiero San Martino di Castrozza a 5.016 e Dro a 5.009). In fondo alla classifica si conferma Massimeno con 139 abitanti, assieme ad altri tre Comuni che non raggiungono la soglia dei 200 abitanti: Palù del Fersina (162 residenti), Sagron Mis (182) e Vignola Falesina (189).