È stata l'orsa JJ4 a uccidere il giovane Andrea Papi: la conferma dalle analisi genetiche
È un esemplare di 17 anni, che nel 2020 era stato protagonista di un'altra aggressione, sempre sul monte Peller, ai danni di due persone, padre e figlio. Adesso scatta la caccia nei boschi: l'ordinanza prevede l'abbattimento
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TRENTO. Individuato l'esemplare che ha ucciso il giovane Andrea Papi nei boschi di Caldes: è l'orsa JJ4.
Le analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach, come ha informato oggi la Procura di Trento, conferma l'individuazione dell'orsa, già responsabile in passato di un episodio di aggressione.
L'orsa era stata protagonista di un attacco il 22 giugno 2020, contro padre e figlio, anche in quell'occasione sul monte Peller.
Si tratta di un esemplare che era già presente nella lista nera della Provincia, fra gli orsi problematici e quindi da abbattere.
La precedente ordinanza di cattura firmata dal presidente provinciale Maurizio Fugatti era stata annullata dal Tar, ora, alla luce del nuovo provvedimento, scatterà la caccia all'orsa, destinata alla rimozione.
La Provincia spiega che JJ4 è dotata di radiocollare ma il dispositivo ha le batterie scariche, quindi non risulterà utile per rintracciarla e catturarla.
Probabilmente la settimana scorsa JJ4 aveva al seguito i cuccioli, il che potrebbe averla resa più aggressiva nei riguardi di presenze estranee, in termini difensivi della prole.
La tragedia è avvenuta, secondo la ricostruzione degli inquirenti, mentre il giovane runner stava scendendo dal monte lungo la strada forestale: all'improvviso l'incontro/scontro con l'orsa e i colpi risultati purtroppo letali per Andrea Papi, 26 anni.
Oggi, mercoledì 12 aprile, si terranno i funerali del giovane, nella chiesa parrocchiale di Caldes.
L'orsa JJ4 è figlia di Joze e Jurka, che erano due degli orsi portati dalla Slovenia al Trentino oltre vent'anni fa, all'esordio del progetto di ripopolamento Life Urus, oggi tanto discusso.
La notizia del riconoscimento dell'orso responsabile dell'uccisione di Papi è stata diffusa dalla Procura, in anticipo rispetto alla al deposito della relazione conclusiva dei consulenti, per "evidenti motivi di interesse e sicurezza pubblica".
La Procura ha aperto un fascicolo modello 45, senza notizia di reato .