Consiglio provinciale: la giunta si impegni a Roma per l'ok all'uso dello spray anti-orso
Votata una risoluzione a firma di Vanessa Masè sull'accelerazione delle trattative per l'autorizzazione dello strumento difensivo: "Non solo per i forestali, anche per figure come allevatori, boscaioli e cacciatori"
CONFRONTO Spray anti-orso per i forestali trentini: via libera da Roma
DIFESA Ecco come funziona lo Spray anti-orso, legale in vari Paesi
TRENTO. Approvata con 28 voti favorevoli e 3 voti di astensione in consiglio provinciale a Trento la proposta di risoluzione a firma di Vanessa Masè (La Civica) che impegna la giunta Fugatti a proseguire con le trattative presso tutte le sedi istituzionali affinché venga trovata una modalità per autorizzare l'impiego dello spray anti orso, considerando l'opportunità che tale autorizzazione possa interessare anche i soggetti che a vario titolo svolgono attività nei boschi frequentati dai plantigradi, e non unicamente gli operatori di pubblica sicurezza come recentemente dichiarato dal ministro Pichetto Fratin.
Lo spray antiorso, per la sua gittata e per il quantitativo di sostanza urticante, viene infatti considerata un'arma ai sensi della normativa nazionale.
Vanessa Masè ha dichiarato che, pur comprendendo le legittime cautele per cui non possa essere posto in libera vendita né possa esserne consentito il libero porto, è importante insistere ulteriormente affinché il suo utilizzo possa essere autorizzato - anche con registrazione dell'identità dell'acquirente - a coloro già in possesso di porto d'arma o che a vario titolo svolgono attività nei boschi frequentati dagli orsi.
Si pensi ad esempio agli allevatori, che presto saliranno in malga anche con la propria famiglia, come ai boscaioli, ai cacciatori, ai guardiacaccia, ma pure a coloro che, anche in notturna, si prestano, volontariamente o come professionisti, ad attività di ricerca persone nei boschi in caso di segnalazioni di smarrimento.
L'assessore Zanotelli ha ribadito l'impegno della giunta nel voler continuare a procedere in questa direzione.
Due settimane fa, il ministero degli interni e l'Ispra hanno espresso il parere favorevole all'utilizzo da parte di operatori di pubblica sicurezza degli spray al peperoncino per difendersi dagli orsi.
Grazie al suo getto e alla grande nuvola di sostanza irritante, sempre a base di peperoncino (il principio attivo è la capsicina), che si diffonde nell'aria, lo spray mette praticamente sempre in fuga l'orso e evita ogni rischio di contatto con l'essere umano.
L'effetto del “bear spray”, un prodotto disponibile ormai da decenni, è dimostrato in vari Paesi stranieri (in Europa, Svezia, Polonia e Slovenia) in cui questo strumento è permesso: basta saperlo utilizzare come si deve.