Tragedia di Mostizzolo, lo strazio del padre del piccolo: “Sabato lui era qui con me e ora non c'è più”
Non si dà pace il papà di Riccardo, che nella tarda serata di sabato la madre ha portato con sé oltrepassando le barriere del ponte di Mostizzolo. Il padre del bambino è stato avvisato dell'accaduto dai carabinieri, che hanno bussato alla porta della sua abitazione, in centro storico a Trento, nel cuore della notte, quando sono state individuate le salme di madre e figlio
MOSTIZZOLO Si chiamava Veronica Amistadi la mamma trovata morta con il figlio
IL SINDACO "Tragedia senza spiegazione: era una ragazza a cui non mancava niente"
IL DRAMMA Mostizzolo, recuperati sotto il ponte i corpi senza vita di madre e bimbo
TRENTO. «Sabato eravamo lì, lui e io, a preparare la fioriera, con la terra per piantare assieme i fiori. Non riesco a pensare ad altro, riesco solo a guardare là e continuare a vederlo». Col volto tra le mani e la voce che si spezza, nella corte della sua casa a Trento, non si dà pace il padre del piccolo Riccardo, che nella tarda serata di sabato la madre ha portato con sé oltrepassando le barriere del ponte di Mostizzolo. E come si potrebbe trovare pace, dopo una tragedia simile, irreale, tale è la sua enormità? A tormentarlo, oltre al dolore, ci sono tante domande apparentemente senza risposta. Una su tutte: perché?
La relazione con Veronica Amistadi era finita da qualche tempo, ma i genitori del piccolo avevano saputo mantenere - proprio per lui - rapporti cordiali. Padre e madre si erano visti l'ultima volta nel tardo pomeriggio di sabato, quando dopo aver trascorso la giornata con il papà, il bimbo era andato a casa con la mamma. «Non c'erano stati litigi, non c'erano stati screzi. Non so, non lo so davvero cosa possa essere scattato nella sua mente, cosa possa esserle successo».
Le parole dell'uomo sono confermate anche dai carabinieri, che hanno sentito l'ex compagno della donna così come i suoi familiari, per cercare di capire che cosa possa aver spinto la quarantunenne a compiere il gesto.