Festival dell'Economia, Schlein: “Pil importante ma serve cambiare il modello di sviluppo”
La segretaria del Pd: “Pnrr, il nostro Paese stia rischiando di perdere una grande occasione. Dobbiamo attrezzarci per stare dentro alla transizione demografica e digitale a testa alta"
LA PRESENTAZIONE Le parole del direttore del Sole 24ore Tamburini
IL FESTIVAL Attesi Salvini e Meloni
TRENTO. "La crescita del Pil è importante, nella consapevolezza però che serve un cambio di modello di sviluppo. Non basta più il pil per dare un'idea del benessere sociale di una collettività. Il Pil è una priorità ma bisogna arricchirlo con l'impatto delle politiche sociali. Sul Bes ci hanno lavorato anche le regioni". Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein al Festival dell'Economia di Trento.
"Credo che il nostro Paese stia rischiando di perdere una grande occasione, materia di discussione in questi giorni. Siamo estremamente preoccupati sull'attuazione del Pnrr, occasione storica e irripetibile per il nostro Paese", ha anche affermato Schlein. "Penso che dobbiamo attrezzarci per stare dentro queste transizioni a testa alta - ha aggiunto dopo aver parlato di transizione demografica e digitale. - E questo lo possiamo fare se coinvolgiamo le imprese, i sindacati, le università, i centri del sapere, i Comuni. Questo per riuscire a indicare alcune strategie e nuove direttrici di investimento. Citavo la transizione demografica e digitale, ma anche quella ecologica è fondamentale".
La segretaria del Pd è intervenuta anche sull’emergenza maltempo. "Voglio ribadire anche da qui la piena disponibilità sia ai territori colpiti sia al governo a lavorare insieme in uno spirito di unità nazionale. Stiamo parlando di un fenomeno di una portata mai vista. Stiamo parlando di un territorio molto fragile. La prima cosa che dobbiamo fare è metterci a disposizione per trovare delle risorse, per le imprese, per l'agricoltura, per le famiglie. Tutti meritano risposte veloci. Il Pd c'è".
"C'è da lavorare - ha proseguito - su un grande piano di prevenzione del dissesto idrogeologico. Una piaga che il Paese ha da sempre. Non è un momento di strumentalizzazione politica. Serve un'azione trasversale".
"In Emilia Romagna è stato fatto molto e si può fare di più. Si sono messi in campo interventi per un miliardo e si è speso il 75%. Ma c'è anche una responsabilità nazionale: serve una semplificazione del quadro normativo. È difficile dire che l'Emilia-Romagna ha dimostrato una scarsa capacità di spesa. Ma è un territorio fragile. Poi c'è stato negazionismo sugli eventi climatici. Bisogna lavorare prima e meglio. Ma lo dobbiamo fare tutti. Serve una legge sul consumo di suolo. Oggi il Pd è impegnato in Parlamento per chiedere una legge su questo".
Infine la guerra in Ucraina. "Crediamo ancora nel multilateralismo o non ci crediamo più? Abbiamo una collocazione chiara nel campo occidentale. Abbiamo rapporti con altre potenze importanti, penso alla Cina. Sicuramente l'invasione criminale di Putin dell'Ucraina ha avuto un importante impatto nello scacchiere geopolitico".
"Vorrei vedere - ha aggiunto - un ruolo più attivo dell'Unione europea. Se non riusciamo a costruire una politica estera comune, credo che ci condanneremo all'irrilevanza nello scacchiere geopolitico. Dobbiamo costruire un nuovo multilateralismo, e dargli più solidità e concretezza. Altrimenti le istituzioni, come l'Onu, rischiano di svuotarsi".