La Rete climatica trentina vuole portare l’ambiente al centro dell’agenda politica
Il neonato gruppo trentino, che unisce 40 persone e 25 realtà, ha presentato il report “Raccomandazioni politiche per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici”. Tra le proposte idee per ridurre le emissioni del settore industriale e agroalimentare
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TRENTO. È nata la Rete climatica trentina, un gruppo di 40 persone supportato da 25 associazioni, tra cui Legambiente, Lipu, Extinction rebellion e Wwf, che vuole portare il clima al centro del dibattito sociale e politico in vista delle elezioni provinciali di ottobre 2023.
La Rete climatica trentina ha redatto il report “Raccomandazioni politiche per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici”, che ha presentato oggi, venerdì 23 giugno, nella sede della Fondazione Caritro di Trento. «In vista delle elezioni di ottobre, pensiamo che sia fondamentale che queste tematiche vengano inserite all'interno dei programmi delle liste elettorali» ha detto Emanuele Rippa, uno dei partecipanti alla "Rete climatica trentina".
«Il rapporto presentato nasce dall'analisi dei più importanti report provinciali e internazionali. Siamo partiti dal Piano energetico provinciale e dalla Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile fino ad arrivare al report dell'Ipcc» ha aggiunto Rippa. Tra le proposte presentate ci sono idee sulla mobilità sostenibile, sulle emissioni del settore industriale e agroalimentare.