Riciclaggio in Trentino Alto Adige, 70 denunce e 35 milioni di euro di operazioni analizzate
Le attività investigative della Guardia di Finanza hanno portato al sequestro di beni per circa 3,5 milioni di euro (oltre 2,7 in Trentino). Delle persone denunciate, 56 in provincia di Trento. Sotto analisi Pnrr, settore dell’usura, finanziamenti terroristici, narcotraffico e possibili attività mafiose
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TRENTO. In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, la Guardia di Finanza ha eseguito in Trentino Alto Adige attività investigative che hanno portato alla denuncia di circa 70 persone (56 dai Reparti del Trentino e 16 da quelli dell'Alto Adige), all'arresto di 34 soggetti, all'accertamento di 35 milioni di euro di operazioni di riciclaggio/autoriciclaggio e al sequestro di beni per un valore di circa 3,5 milioni di euro (oltre 2,7 dai Reparti del Trentino e oltre 800 mila da quelli dell'Alto Adige).
Sono 4 gli interventi eseguiti in Alto Adige nel settore dell'usura, con oltre 2 milioni di euro di sequestri eseguiti, cui si aggiungono ulteriori 2,6 milioni a titolo di proposta. Sono state analizzate 656 segnalazioni di operazioni sospette (384 in Trentino e 272 in Alto Adige) di cui 26 attinenti al finanziamento del terrorismo. Ammontano complessivamente a oltre 57 mila euro i sequestri di valuta contraffatta (10 mila Trentino e oltre 47 mila euro in Alto Adige). In materia di reati fallimentari i beni sequestrati ammontano complessivamente a oltre 280 mila euro (circa 156 mila euro in Trentino e 132 mila euro) su un totale di patrimoni distratti di più di 12 milioni di euro (rispettivamente 6,8 milioni in Trentino e 5,8 milioni in Alto Adige). I denunciati in totale sono stati 53 di cui 4 in stato di arresto.
A livello regionale, sono stati eseguiti complessivamente 366 accertamenti patrimoniali e attività di prevenzione antimafia nei confronti di persone giuridiche e di persone fisiche. Il contrasto al narcotraffico ha portato all'arresto di 63 soggetti e al sequestro di quasi oltre 83 chilogrammi di sostanze stupefacenti e di 5 mezzi (oltre 67 chilogrammi dai Reparti del Trentino e oltre 15 da quelli dell'Alto Adige).
L'attività della Guardia di Finanza vigila anche sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell'Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie, compresi i fondi straordinari del "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". Sul territorio regionale sono state eseguite attività che hanno portato alla denuncia di più di 40 soggetti (10 in Trentino e 31 in Alto Adige) per l'indebita richiesta o percezione di oltre 2,7 milioni di euro (di cui oltre 2 milioni in Alto Adige).
In particolare, i controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l'Inps, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per oltre 600 mila euro e sono state denunciate 78 persone (53 in Trentino e 25 in Alto Adige). Sono stati segnalati alla Corte dei conti più di 230 soggetti (101 in Trentino e 136 In Alto Adige) per danni erariali quantificati in oltre 68 milioni di euro (di cui 58 milioni in Alto Adige), dei quali 12 milioni in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
Complessivamente, sono state eseguite misure patrimoniali per oltre 700 mila euro (260 mila in Trentino e 440 mila in Alto Adige). Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell'ambito del Pnrr. In particolare sono state individuate irregolarità nell'aggiudicazione di una gara d'appalto (quella del Not) del valore complessivo di oltre 1,7 miliardi di euro, concernente la realizzazione di un'importante struttura sanitaria a Trento, che ha determinato l'annullamento della procedura.