Trento, il Tar ammette alla maturità studentessa con cinque insufficienze: accolto il ricorso
La vicenda riguarda una ragazza del liceo Da Vinci: il tribunale ha deciso di ammetterla con riserva a delle prove suppletive per conseguire il diploma, che si svolgeranno nel mese di luglio
TRENTO. Una studentessa del liceo Da Vinci di Trento è stata ammessa dal Tar agli esami di maturità malgrado insufficienze in fisica, scienze, diritto, matematica e italiano, che avevano portato alla non ammissione.
Il tribunale amministrativo, con un decreto del presidente, ha deciso di ammetterla con riserva a delle prove suppletive per conseguire il diploma, che si svolgeranno nel mese di luglio.
Alla base del ricorso della studentessa il fatto che non sarebbero stati apprestati i previsti corsi di recupero per le materie in cui lei non aveva ottenuto la sufficienza nel corso dell'ultimo anno scolastico.
Ed inoltre il fatto che la ragazza avrebbe nel frattempo già superato l'esame di ammissione all'Università di Trento per il corso di laurea in Economia Aziendale. Motivazioni che hanno al momento convinto il Tar ad accordarle l'ammissione alla maturità con riserva, nonostante un rendimento scolastico definito nel decreto "sostanzialmente discontinuo" e caratterizzato anche da assenze e ritardi.
I legali della ragazza sono anche tenuti entro il 7 luglio a sanare un difetto di notifica e a comprovare l'effettiva ammissione all'università.