Fugatti presenta l'autobiografia e celebra l'intesa nel centrodestra, ma Divina non ci sta e presenta il comitato
All'indomani dell'accordo sul tandem con Francesca Gerosa (FdI) come vice in caso di vittoria, il presidente leghista ha ostentato serenità presentando il proprio libro ad Avio. Ma contemporaneamente, nel capoluogo, l'ex senatore sospeso dal Carroccio lanciava Il meglio per il Trentino, preludio di una candidatura alternativa
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TRENTO. Dopo mesi di frizioni, scoppia la pace elettorale fra Lega e Fratelli d'Italia. La candidata presidente lanciata da FdI, Francesca Gerosa, fa un passo di lato e si prepara a correre alle elezioni di ottobre con la garanzia di essere la vice di Maurizio Fugatti, in caso di nuova vittoria del centrodestra in Trentino.
L'accordo è stato celebrato simbolicamente questa mattina, ad Avio, dove Fugatti ha presentato la propria autobiografia "La mia storia" (edizioni del Faro), scritta con il giornalista Gianpaolo Tessari. All'incontro, infatti, erano presenti molte figure di primo piano della coalizione che sostiene il presidente uscente.
L'intesa è stata ovviamente commentata con soddisfazione dallo stesso Fugatti, che ha sottolineato, fra l'altro, l'importanza della presenza del Patt in accordo con le altre forze autonomiste.
Non era presente Francesca Gerosa, perché, a quanto è dato sapere, trattenuta nel capoluogo da altri impegni.
Un "matrimonio", quello tra Lega e FdI a sostegno di Fugatti che non è piaciuto, però, a Sergio Divina: quasi in contemporanea, questa mattina, l'ex senatore del Carroccio ha lanciato il nuovo comitato Il meglio per il Trentino, una spina nel fianco del centrodestra.
Divina, infatti, ha ripetutamente spiegato che giudica da bocciare l'esito di questi cinque anni a guida Fugatti: "I trentini chiedono altro", ha detto spiegando ai microfoni Rai che la giunta "non ha dato risposte e ha lasciato i cittadini con l'amaro in bocca".
Questa mattina, all’Hotel Trento, il momento che ha lasciato intravedere quella che potrebbe rivelarsi la sorpresa nel panorama politico e un eventuale cliente scomodo, anche in termini di voti, per il duo Fugatti-Gerosa. Un duo, critica Divina, che improvvisamente, dopo mesi di dissapori, dice avrebbe ritrovato un'armonia sulla quale l'ex parlamentare non nasconde i dubbi.
Ma prima di tutto a Divina non va giù che dopo una legislatura che giudica deludente, la Lega non abbia deciso di cambiare "cavallo".
Ora si attende che Divina ufficializzi la propria candidatura alla presidenza, sotto l'egida del neonato movimento politico.
In questo clima, Divina è stato sospeso per sei mesi dalla Lega e non è escluso che, ora, possa essere espulso.
Lo scontro all'interno della Lega, dunque, ora si allarga all'intera coalizione, con la prospettiva che in ottobre siano due i candidati presidenti del centrodestra.
Frattanto, i responsabili trentini di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia ostentano compattezza, dopo la raggiunta decisione di sostenere unitamente la candidatura a presidente di Fugatti.
"Si tratta di un accordo positivo perché in questo modo abbiamo confermato la coalizione compatta, con la quale avevamo vinto nel 2018, con in più il grande apporto politico di valore autonomistico del Patt", ha detto Fugatti.
"Le logiche di partito vanno sempre rispettate, sapevamo però che l'accordo nel centrodestra sarebbe arrivato. Siamo forze politiche mature e responsabili", ha aggiunto conversando con i cronisti in occasione della presentazione del suo libro "La mia storia. Gente e terra trentina. Cinque anni speciali alla guida della Provincia", alla tenuta San Leonardo ad Avio. In riferimento alla lista di Sergio Divina, Fugatti si è detto convinto che "i trentini sapranno apprezzare il lavoro fatto finora e l'unità del centrodestra. Sarà il nostro senso di responsabilità, dimostrato in questi mesi, a pagare. Alla fine scatterà il voto utile", ha ribadito.
Nel libro, il presidente ripercorre le tappe cruciali della sua vita politica e privata, soffermandosi sugli eventi che hanno segnato il suo mandato, da Vaia alla Marmolada, dal covid alla questione dell'orso.