Il femminicidio al parco, l'esperto: "Comportamento violento e antisociale non significa psichiatrico"
Lo psichiatra Fabrizio Starace, consigliere dell’associazione Luca Coscioni, interviene nel dibattito dopo la tragedia di sabato sera in cui è stata barbaramente uccisa Iris Setti, in carcere si trova il 37enne senza fissa dimora Chukwuka Nweke. "Gesti aggressivi antisociali devono essere ricondotti alla responsabilità di chi li agisce"
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L'ASSASSINO Senza fissa dimora, violento e con molti precedenti
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TRENTO. Lo psichiatra Fabrizio Starace, consigliere generale dell’associazione Luca Coscioni, interviene nel dibattito dopo la tragedia di sabato sera, a Rovereto, in cui è stata aggredita e barbaramente uccisa Iris Setti: in carcere sotto accusa per l'omicidio si trova il 37enne senza fissa dimora Chukwuka Nweke, di origini nigeriane.
La ex moglie e i familiari dell'uomo accusato del femminicidio hanno spiegato in questi giorni sui media di aver più volte chiesto che l'uomo fosse messo in condizioni di non poter nuocere agli altri.
“Si verifica frequentemente - osserva Starace - un cortocircuito ogni qualvolta si decide di far passare un comportamento violento e antisociale come psichiatrico.
I due elementi non sono assimilabili. Occorre differenziare un comportamento violento determinato da sintomi psichiatrici (per esempio, allucinazioni uditive che mi dicono di ammazzare qualcuno perché è il demonio) da comportamenti e gesti aggressivi, antisociali che purtroppo divengono sempre più frequenti e devono essere ricondotti alla responsabilità di chi li agisce", spiega l'esperto, che è direttore del dipartimento di salute mentale dell’Usl di Modena.
"Nel caso - prosegue Starace - si abbia il sospetto, come pare la famiglia avesse, che la persona abbia problemi psichiatrici occorre rivolgersi a un medico (delle cure primarie o dei servizi di salute mentale) che procede alla visita.
Nel caso la persona non sia disponibile, il medico può richiedere un Aso (Accertamento sanitario obbligatorio): si tratta di un’ordinanza emessa dal sindaco su richiesta motivata di un medico. Non necessariamente un Aso determina un ricovero per Tso ma può essere uno strumento col quale stabilire un contatto con la persona interessata.
Il soggetto in questione aveva commesso precedenti reati, per i quali gli erano state comminate misure cautelari, come l’obbligo di firma; è chiaro che queste misure sono proporzionali ai fatti commessi (sembra una rissa con un ciclista) e sono intese come misure di prevenzione di fatti analoghi”, conclude Starace, che è anche un ex membro del gruppo di esperti del consiglio dei ministri che facevano parte del comitato tecnico-scientifico nella fase 2 della pandemia da covid.
[nelle immagini, Chukwuka Nweke ripreso poco dopo la tragedia, braccato dai carabinieri]