Controlli sui treni in regione e sulle strade di montagna: un arresto, 8 denunce e molte sanzioni
Il bilancio delle azioni della polizia ferroviaria nei giorni "roventi" attorno a Ferragosto e dei servizi interforze concordati da Bolzano, Trento, Belluno e Sondrio sulle principali strade verso i passi alpini
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TRENTO. Sui treni ma anche sulle strade di montagna, nelle giornate del periodo vacanziero più intenso, a cavallo di Ferragosto, si sono intensificati i controlli a cura della polizia di Stato
Per quanto riguarda la ferrovia, negli ultimi giorni il compartimento polfer per Verona e Trentino Alto Adige fa sapere di aver messo in campo complessivamente 450 uomini e donne della polizia di Stato per un totale di 170 pattuglie.
Sono state identificate 3.132 persone, controllati 109 bagagli, 4 depositi bagagli ed è stata effettuata la vigilanza a bordo di dodici treni ritenuti critici.
È stato arrestato un cittadino rumeno destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Rimini per scontare la condanna a tre mesi e 15 giorni di reclusione per furto aggravato in concorso.
Sono state denunciate in stato di libertà otto persone, di cui un minore, per ricettazione, per resistenza a pubblico ufficiale e per violazione del divieto di frequentare le stazioni in relazione alla modifica normativa intervenuta nel 2017.
Sono state elevate 14 contravvenzioni amministrative, tre delle quali per il possesso di sostanza stupefacente, hashish nello specifico, da parte di tre giovani che sono stati contravvenzionati e segnalati al prefetto per il più a procedere.
Le altre undici contravvenzioni sono state contestate per violazione del regolamento di polizia ferroviaria che punisce comportamenti che mettono in pericolo l'incolumità del singolo, in particolare l'attraversamento dei binari, l'accesso ad aree non consentite, solitamente per problemi inerenti la sicurezza, e l'utilizzo di monopattini sui binari.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, i controlli sono stati concordati in una riunione tra i commissari del governo di Bolzano e Trento e i prefetti delle province di Sondrio e Belluno. Su questa base si sono svolti servizi interforze di controllo sulle principali strade montane che conducono ai passi alpini.
"L'obiettivo comune - spiega una nota - è quello di garantire la regolarità del traffico veicolare e la sicurezza dei conducenti e dei passeggeri".
In Alto Adige, i controlli hanno riguardato sedici passi o località: passi Mendola, Sella, Gardena, delle Erbe, Montecroce, Palade, Giovo, Rombo, Costalunga, Pennes, Stelvio, Resia e Furcia, Val Sarentino, Renon e Val Pusteria. Sono state impiegate dieci pattuglie e venti operatori appartenenti alla polizia di stato, all'Arma dei carabinieri, alla Guardia di finanza, alla polizia stradale ed alle polizie municipali. Sono state identificate 173 persone e controllati 118 veicoli, di cui 66 motocicli. Le infrazioni contestate sono state dodici principalmente per velocità non adeguata.
L'eccesso di velocità, specialmente da parte di motociclisti sui passi dolomitici, ma anche su altre strade di montagna, resta un problema serio e la causa di numerosi incidenti, anche tragici.