Bypass ferroviario a Mattarello, lo sfogo di Tamanini: contadini bistrattati
A lungo referente di Coldiretti e presidente del Consorzio La Trentina, si dice è sconcertato soprattutto per la mancanza di tatto e sensibilità nei confronti degli agricoltori e del loro lavoro. «E non vedo l'utilità di questo progetto, la parte nord della città si vedrà una voragine con passaggi rumorosi e barriere impattanti»
MATTARELLO Fronte sud del bypass: lavori al via entro settembre, rabbia degli agricoltori
TRENTO Sequestrata un'area cantiere, un iscritto nel registro degli indagati
GARANZIE Il fronte del no chiede tre impegni concreti a tutela della salute
TRENTO. «Ad essere buoni direi che tutta questa faccenda è stata gestita con pressapochismo e improvvisazione, ma viene anche il sospetto che ci sia una strategia, perché mi pare veramente impossibile che ingegneri e tecnici, gente che ha sicuramente le capacità per capire, abbia agito in questa maniera senza chiarezza e una seria programmazione».
Oreste Tamanini è un’istituzione nel mondo agricolo di Mattarello. A lungo referente di Coldiretti e presidente del Consorzio La Trentina , è sconcertato soprattutto per la mancanza di tatto e sensibilità nei confronti degli agricoltori e del loro lavoro.
È rammaricato soprattutto per le sofferenze inflitte a un’altra istituzione locale, Carlo Bertoldi, classe 1947, discendente di una famiglia di mezzadri, agricoltore, consigliere comunale per la Dc negli anni Ottanta. Dopo aver visto sradicate le piante che aveva già potato in aprile Bertoldi aveva già dato il primo trattamento ai vigneti superstiti in maggio quando gli è stato comunicato che ne doveva tagliare degli altri.
«Una faccenda vergognosa, meno male che poi hanno cambiato idea. Francamente ho seri dubbi sul fatto che certe decisioni vengano prese nel rispetto dei cittadini».
Tamanini ce l’ha con le organizzazioni sindacali contadine, troppo timide o inesistenti a suo dire quando era il momento di chiedere spiegazioni e alzare la voce. E ce l’ha fonda anche con la politica e le istituzioni. Per aver avallato un progetto così impattante e non aver difeso abbastanza la popolazione.
«Personalmente ho grossi dubbi sull’utilità di questa circonvallazione, non sono un No Tav ma non vedo vantaggi. Sicuramente non per la parte nord della città, che si vedrà una voragine in fondovalle con passaggi rumorosi e barriere impattanti. E in tutto questo, per la fretta e la voglia di non perdere i soldi del Pnrr, il sindaco ha chiuso gli occhi e nominato assessore un ex dirigente di Rfi che quei progetti li aveva impostati per concludere il lavoro; la maggioranza in Comune non si fida a dire niente e la minoranza, che corrisponde alla maggioranza in Provincia, nemmeno».
Il Dibattito Pubblico che un anno e mezzo fa avrebbe dovuto convincere la gente e correggere eventuali errori Tamanini lo bolla come «una farsa».
E non si capacita nel vedere che si andrà a scavare in zone inquinate e che in passato erano finite sott’acqua con l’alluvione. Quanto alle campagne di Mattarello si attende ora che perlomeno si trovi una soluzione per collegarle al paese quando si apriranno i cantieri.
«Si è parlato di un sovrappasso in zona artigianale. Speriamo perché se veramente ci faranno andare direttamente sulla tangenziale sarebbe l’ennesima inconcepibile assurdità».