Bufera sulla dirigente Laura Pedron dopo il post pro lista Fugatti presidente
Duro il commento del consigliere Filippo Degasperi: «Nominata da Dellai ai tempi del suo principato, si ricordano suoi interventi in cui sosteneva l'opportunità di assegnare il maggior numero di ore possibili a insegnanti esterni alle scuole perché "meno costosi". E dopo la polka con Dellai, la mazurka con Rossi, è ora il momento del valzer con Spinelli»
TRENTO. Fa discutere la politica il post su Facebook di Laura Pedron, dirigente del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia, con cui ha espresso pubblicamente il suo appoggio alla lista «Fugatti presidente» nella quale è candidata una sua amica e il suo assessore di riferimento Achille Spinelli.
Molto duro il commento del consigliere provinciale Filippo Degasperi, candidato presidente della coalizione guidata da Onda, che dichiara: «Nominata dirigente direttamente dal presidente Dellai ai tempi del suo principato, per governare la scuola, o meglio per assecondare il disegno del centrosinistra di trasformare la scuola trentina in un ufficio della Provincia e gli insegnanti in impiegati esecutivi, Laura Pedron è stata poi assunta definitivamente (sempre dal centrosinistra) ai tempi del presidente Rossi. Si ricordano interventi memorabili come quello con cui sosteneva l'opportunità di assegnare il maggior numero di ore possibili a insegnanti esterni alle scuole perché "meno costosi" o la disastrosa decisione di finanziare le scuole professionali private "a budget"».
«Passata indenne dalla promessa di "cambiamento" sbandierata da Fugatti & c. nel 2018, - continua Degasperi - ha fatto le veci dell'assessore all'Economia del centrodestra per 5 anni, proseguendo le consuete politiche di distribuzione di risorse pubbliche ai soliti beneficiari, che il Trentino subisce da almeno 20 anni. Ha portato l'attenzione e la cura per il "privato" in Agenzia del Lavoro, trasformandola in succursale degli enti privati formatori. E dopo la polka con Dellai, la mazurka con Rossi, è ora il momento del valzer con Spinelli».
Interviene sul caso anche Eleonora Stenico, candidata nella lista del Pd ed ex consigliera provinciale di parità, che dice: «Leggo che è stata inviata a tutti i dirigenti provinciali una circolare che impone loro di non esprimersi in questo periodo di campagna elettorale senza il benestare dell'assessore di riferimento nemmeno su questioni tecniche di loro competenza. Un bavaglio inaudito. Qualcuno di loro ha però ritenuto che esprimendosi a favore dell'attuale governo provinciale con una chiara indicazione di voto, non sarebbe stato motivo di richiamo ma di apprezzamento».
«Oggi, - sostiene Stenico - i dirigenti della nostra più importante Istituzione, la Provincia, sono mortificati, come mortificato è il Trentino, dove troppe persone non si esprimono, anche se ritengono che molte situazioni siano sbagliate o non riconosciute, per timore di ritorsioni».