Orsa F36, Fugatti ne ordina l'abbattimento. Gli animalisti: "Non ha mai fatto niente di male"
Il presidente ha firmato l'ordinanza riguardante l'esemplare di sei anni, con cuccioli, in relazione all'episodio avvenuto lo scorso 30 luglio ai danni di due giovani a Roncone e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato il 6 agosto. L'Aidaa: "Faremo tutto quanto in nostro potere in ogni sede istituzionale per fermare questa scelta"
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TRENTO. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l'ordinanza di abbattimento dell'orsa F36, identificata dalle analisi genetiche come la responsabile dell'episodio avvenuto lo scorso 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani cacciatori (che stavano compiendo un'escursione e non erano armati) e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal, nel Comune di Sella Giudicarie.
Si tratta di un'orsa di sei anni che in precedenza non aveva mai assunto comportamenti classificabili come problematici. Era accompagnata da almeno un cucciolo al momento dell'incontro ravvicinato con i due giovani lungo il sentiero che porta a malga Avalina. L'atteggiamento assunto dall'orsa è stato inseguire brevemente i due: un escursionista è fuggito lungo il sentiero, mentre l’altro si è arrampicato su una pianta e qui è caduto, rimediando una contusione al suolo, perché agganciato a una ghetta dall'animale che poi si è subito allontanato insieme al cucciolo.
Secondo quanto scritto dalla Provincia, la reazione assunta dall’animale in occasione dell’incontro ravvicinato con i due giovani è configurabile come un "attacco".
Fin dalle settimane scorse, quando Fugatti aveva anticipato questa decisione, dal mondo animalista erano arrivate dure critiche, nel caso specifico con la sottolineatura che si tratta di un'orsa che non ha fatto del male a nessuno e che ha semplicemente messo in atto il normale atteggiamento difensivo della mamma con cuccioli.
"La decisione di abbattere F36, un'orsa che non ha fatto proprio niente - scriveva infatti già il mese scorso l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) -è ingiustificabile e vergognosa, faremo tutto quanto in nostro potere presso ogni sede istituzionale per fermare questa che è una scelta che non ha alcun senso lecito e legittimo. Pensiamo, se la cosa dovesse andare avanti, ad azioni clamorose, ovviamente sempre nel solco della legalità, per contrastare questa decisione della Provincia di Trento".
Si annuncia anche in questo caso, dunque, una possibile battaglia giudiziaria, oltre a iniziative di protesta. Il tutto mentre si avvicinano le elezioni provinciali (22 ottobre), così come il periodo di lungo letargo degli orsi (in genere da novembre).
Un mese fa la Provincia di Trento aveva ufficializzato la richiesta di parere all'Ispra per l'abbattimento dell'orsa F36.
[foto di archivio]