La riapertura della Trento-Malè, in città sul nuovo tracciato: ecco come è andata
Sistemato il nuovo tracciato, per fare spazio al cantiere del bypass ferroviario: inizialmente il progetto prevedeva una sospensione per tutto il periodo dei lavori per l'alta velocità, ma Comune e Provincia hanno ottenuto l'ok alle prescrizioni per limitare al minimo lo stop della linea
IL SERVIZIO In vigore con la riapertura l’orario invernale
MODIFICHE Due nuove linee di bus elettrici dalla città verso nord
CANTIERI Bypass ferroviario, inquinanti oltre i limiti nei sondaggi
ROVERETO Bypass ferroviario, ipotesi tunnel da Marco a Besenello
TRENTO. Non era scontato, perché i tempi del cantiere sono stati davvero ristretti ma l'altroieri, per l'inizio dell'anno scolastico, come promesso la Trento Malè era perfettamente funzionante. Solo, su un diverso tracciato. Gli utenti non se ne sono nemmeno accorti, ma la modifica è ciò che permette alla linea ferroviaria di funzionare, per lo meno fino a fine 2024. Questo significa ridurre il disagio per gli utenti, dovuto al cantiere per il bypass ferroviario, per lo meno di un po'. Per questo ieri palazzo Geremia rivendicava il proprio ruolo: «Sono state rispettate le prescrizioni di Comune e Provincia».
Tocca fare un passo indietro. Al centro di tutto c'è il cantiere per il bypass ferroviario, la futura galleria riservata al trasporto merci, che entrerà in roccia all'altezza dell'ex Aci e uscirà a sud di Mattarello: 1,3 miliardi di investimento che dovrà essere ultimato entro il 2026. Il cantiere per realizzarla sarà impattante da tanti punti di vista, e uno dei fronti è quello della Trento Malè, appunto: per un periodo, mentre lavorano le frese, il traffico ferroviario sulla Trento Malè sarà interrotto. Per quanto? In origine doveva essere per tutto il tempo del cantiere. Ecco perché il Comune ora rivendica il proprio ruolo.
«Ritorna in funziona la Trento Malè - ha chiarito ieri mattina l'ingegner Giuliano Franzoi - ma vorrei ricordare da dove arriva questo passaggio. Il Consiglio comunale in fase di approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica della circonvallazione ferroviaria, che prevedeva l'interruzione totale della Trento Malè e l'attestamento a Trento nord, ha imposto delle prescrizioni sul fare tutto il possibile affinché il tempo di interruzione della Trento Malè fosse i più brevi possibile. E quindi che venisse realizzata una modifica progettuale che permettesse la continuità di servizio durante una parte dei lavori. Questa prescrizione è stata confermata.
Ottimo lavoro fatto tra Comune e Provincia per portare avanti questa modifica progettuale che ha implicato la realizzazione di un nuovo binario per un chilometro e mezzo attraverso lo scalo Filzi. E questo a vantaggio dell'utenza, che per tutto quest'anno e parte del prossimo, potrà fruire del servizio di trasporto della Trento Malè».
L'ingegner Franzoi tocca anche il tema dell'occupazione dei terreni a Mattarello, dove abbiamo dato notizia nei giorni scorsi del protocollo d'intesa tra Comune, Provincia e società Acquaviva per l'uso dei terreni ad est della ferrovia, e per il progetto di bonifica di aree ora boschive della società. «Risponde anche questo ad una prescrizione: tutti i proprietari dei terreni ad ovest della ferrovia avevano chiesto che i loro campi non fossero toccati».
Ma il tema delicato è quello della bonifica e dell'iter d'approvazione. Su questo Franzoi spegne le polemiche: «Il protocollo nulla dice in termini di preventiva autorizzazione, seguirà il suo percorso. È evidente che il protocollo porta avanti solo il fatto di assecondare iniziative che possono ridurre l'impatto del materiale in uscita dal cantiere».