Orsi trentini, il parere dell’Ispra: «Non più di 8 abbattimenti, se si va oltre specie a rischio»
La valutazione espressa nel parere sulla rimozione dell’orsa F36. Le simulazioni: senza abbattimenti, popolazione di 250 esemplari in 15 anni
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TRENTO. E’ possibile ipotizzare la rimozione di un numero massimo di 2 femmine di orso riproduttive all’anno, nell’ambito di un prelievo complessivo di massimo 8 capi. E’ l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) a fissare un tetto di possibili abbattimenti di orsi in Trentino.
Lo ha fatto redigendo il parere sulla rimozione dell’orsa F36 , con un rapporto tecnico "La popolazione di orsi del Trentino: analisi demografica a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali", citato nel decreto con cui il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti autorizza il prelievo e l'uccisione dell'orsa delle Giudicarie.
Nel documento si legge che, al "fine di non incidere in maniera negativa sulla traiettoria della popolazione (i. e. di non determinare una inversione del trend), è possibile ipotizzare la rimozione di un numero massimo di 2 femmine riproduttive all'anno, nell'ambito di un prelievo complessivo di massimo 8 capi (e. g. in totale, 4 subadulti equamente distribuiti tra maschi e femmine, 2 maschi adulti e 2 femmine riproduttive)".
Si si andasse oltre questi numeri, secondo Ispra, si comprometterebbe la sopravvivenza della popolazione di orsi.
Utilizzando sempre Vortex, il modello di simulazione di sviluppo della popolazione, senza alcun intervento il numero di plantigradi raggiungerebbe i 250 in circa 15 anni.