Giunta provinciale nel mirino dei sindacati: "Renderà più povere almeno 50mila famiglie"
Cgil, Cisl e Uil: “Tagliato del 15 per cento il potere d’acquisto reale dei benefici. I più colpiti i nuclei con figli o con familiari non autosufficienti. Sarebbe servito un po' di coraggio per garantire la è indispensabile per mettere in sicurezza il reddito delle famiglie”
PROVINCIA Aumenta l'assegno di natalità
TRENTO. Per i segretari dei sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino “Giunta e maggioranza hanno alzato il muro contro l'adeguamento di Icef e assegno unico all'inflazione". "Così - affermano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, in una nota congiunta - si assumono la responsabilità di rendere più povere almeno 50mila famiglie trentine. Un errore dell'esecutivo che ci è stato risparmiato con una retromarcia a tempo record, frutto delle nostre denunce e mobilitazioni. Sarebbe servito un po' di coraggio per garantire la è indispensabile per mettere in sicurezza il reddito delle famiglie”.
“Senza l'adeguamento dell'algoritmo dell'Icef al costo reale della vita i nuclei familiari in Trentino, pur essendo più poveri, potrebbero risultare addirittura più ricchi vedendo aumentare le tariffe mensa insieme ai canoni Itea e vedendo ridursi l'assegno unico provinciale e l'assegno di cura".
“Per questo motivo resta fondamentale adeguare il reddito di riferimento per il calcolo Icef, neutralizzando così l'aumento dell'inflazione. Giunta e maggioranza restando immobili, a differenza del governo Meloni, hanno deciso di impoverire ulteriormente le famiglie. Il tutto mentre il numero di nati in Trentino continua a calare e crescono giorno dopo giorno gli anziani non autosufficienti", affermano i sindacalisti, chiedendo misure concrete, tra cui l'estensione del bonus nascita trentino al primo anno di nascita del bambino.