Animali / La polemica

Associazioni contro Urzì: "Senza senso distinguere tra orso alpino e marsicano, vanno entrambi ugualmente protetti"

Il deputato bolzanino di Fratelli d’Italia criticato da Wwf, Legambiente, Odv, Enpa, Io non ho paura del lupo, Lav, Lipu e Lac per le dichiarazioni fatte dopo il sì all'emendamento che inasprisce le pene per chi cattura o uccide gli orsi abruzzesi: "Maldestro tentativo di giustificarsi con gli elettori trentini e altotesini"

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TRENTO. "Accogliamo con profondo rammarico le parole dell’onorevole Alessandro Urzì rispetto al tema orso alpino e marsicano, nel maldestro tentativo di giustificare agli elettori trentini il voto positivo espresso da Fratelli d’Italia ad un emendamento che inasprisce le pene per chi cattura o uccide gli orsi marsicani": lo scrivono oggi, 26 settembre, in un comunicato stampa congiunto, le organizzazioni ecologiste del Trentino, Wwf, Legambiente, Odv, Enpa, Io non ho paura del lupo, Lav (Lega antivisezione), Lipu (protezione uccelli)  e Lac (Lega abolizione caccia). Nel mirino le posizioni espresse dal deputato bolzanino sulla questione dei grandi carnivori e della fauna selvatica. Le associazioni, a proposito della distinzione fra orso alpino e marsicano, parlano di "dichiarazioni insensate e dannose".

E aggiungono: "In particolare lascia attoniti l'opinione espressa dallo stesso onorevole secondo cui l'orso marsicano andrebbe protetto mentre quello alpino, il cattivo tra i due, andrebbe limitato, anche con gli strumenti più radicali. Tutti gli orsi in Italia, di qualunque sottospecie essi siano, godono dello stesso status di protezione ed è un dovere delle istituzioni punire chi minaccia la loro conservazione, visto che le pene ad oggi sono ridicole rispetto al danno apportato quando uno di questi animali, a qualunque latitudine, viene ucciso per mano dell'uomo. Ben venga quindi l'inasprimento delle pene verso questi atti di bracconaggio: è tuttavia doveroso ricordare che è proprio il clima di paura fomentato da un linguaggio e da una conoscenza inadeguati rispetto ai grandi carnivori che rende questi spregevoli atti più probabili.

Per chiarezza è invece necessario specificare che sia la sottospecie Marsicana che l'orso delle Alpi, quest’ultimo salvato dall'estinzione proprio grazie al progetto Life Ursus, sono ugualmente potenzialmente pericolosi per l’uomo come tutti gli animali selvatici e come tali vanno approcciati e alla stessa maniera rappresentano un elemento dei nostri ecosistemi di cui gli italiani dovrebbero andare fieri.

Non esiste alcuna base scientifica che possa giustificare un diverso trattamento delle due sottospecie. Concludendo, constatiamo con rammarico che ad un mese dalle elezioni trentine il tema della conservazione dell’orso sulle Alpi rimane ancora ostaggio di slogan e proclami più che di una seria progettualità con solide basi tecnico-scientifiche", concludono le associazioni.

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